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Eseguite dieci misure di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti del mandamento mafioso di San Lorenzo. Tra i business che facevano più gola ai boss c’era anche quello dell’edilizia, che si trattasse di cantieri aperti o da aprire, di “messe a posto” o di forniture.
In tutto sono sette gli episodi di estorsione, due dei quali questa volta denunciati spontaneamente dalle vittime, ricostruiti dai carabinieri che all’alba di oggi, 23 giugno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di dieci persone – nove in carcere e una ai domiciliari – riconducibili al mandamento mafioso di Tommaso Natale.
In carcere Vincenzo Billeci (51 anni), Andrea Bruno (52), Giulio Caporrimo (51), Francesco Di Noto (31), Andrea Gioè (52), Baldassarre Migliore (53), Vincenzo Taormina (48), Francesco Paolo Liga (56, già detenuto), Nunzio Serio (43, già detenuto). Ai domiciliari Giuseppe Enea (30 anni).
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