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La SS189, ovvero la strada statale Palermo-Agrigento. Uno “scorrimento veloce” che dovrebbe collegare la Sicilia tirrenica a quella mediterranea, attraverso 125 km che si snodano fra le province di Palermo, Caltanissetta, Enna e Agrigento. Ma di rapido questo tratto viario non possiede praticamente nulla.
Al di là dell’annosa vicenda che riguarda il ponte nei pressi di Bolognetta, il vero tratto martoriato di questa strada è rappresentato dal tratto compreso fra Villafrati e lo svincolo di Enna.
Una vera e propria gimcana fra passaggi a corsia unica, cantieri eterni e semafori che rendono i tempi di percorrenza insostenibili. Mediamente, per percorrere la SS189, un automobilista medio impiega fra le 2 ore e mezza e le 3 ore.
Divieto di sorpasso, deviazioni a go-go e tratti con i “New Jersey” a delimitare strettoie che di notte diventano molto pericolose. Il tutto condito da strade dissestate, piene di trappole, con un limite di velocità perenne a 30 km/h, roba che neanche i romani con i calessi.
Insomma, la Palermo-Agrigento è tutto fuorché uno scorrimento veloce. Tanti i paesi praticamente isolati da questa situazione. Da Villafrati a Cammarata, da Mezzojuso a Castronovo di Sicilia, per passare da comuni quali Vicari e Bivona.
Una situazione figlia di contenziosi e di cantieri eterni che fanno di questo tratto viario l’ennesima incompiuta siciliana. Il tutto infine per la felicità dei pendolari e dei camionisti che, ogni giorno, si trovano a percorrere questa strada.
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