Il presidente della Fiavet Sicilia (Federazione Imprese viaggi e turismo) Giuseppe Ciminnisi ha scritto una lettera di protesta al presidente della Regione Nello Musumeci, all’assessore al Turismo Manlio Messina e al Comandante regionale della Guardia di Finanza, per segnalare il crescente fenomeno dell’abusivismo commerciale.
IL TESTO DELLA LETTERA
«Il tempo scorre imperterrito sulle nostre teste e purtroppo le situazioni da noi segnalate nelle more della lotta all’evasione fiscale, all’esercizio abusivo delle professioni ed alla violazione di principi deontologici ci porta a ritornare a scrivere riportando il tutto alla Vs. ATTENZIONE. Ormai siamo arrivati al punto di non ritorno, qualora questa nostra non dovesse trovare opportuno riscontro, ci vedremo costretti a riportare il tutto alla Procura della Repubblica, alla stampa ed ai media. Non è possibile per un’Associazione che difende i diritti di una categoria accettare questo immobilismo che comporta giornalmente perdite per le nostre aziende.
Ci preme ricordare che le 1.000 agenzie di viaggi e tour operator autorizzate in Sicilia contribuiscono al sostegno della Regione e dello Stato con il pagamento delle tasse mentre 3.200 operatori abusivi evadono ogni anno circa 56 mil. di euro. Ricordiamo altresì che alla data odierna è ancora in vigore la Tassa di Concessione Governativa che le agenzie di viaggi corrispondono ogni anno nelle casse della Regione, tassa ancora in vigore solo in Sicilia e Calabria. Vi segnaliamo che la scrivente ha presentato alle amministrazioni precedenti diverse volte una legge sul turismo ed all’Assessorato al turismo nel mese di novembre scorso un’altra con particolare attenzione alle carenze legislative per la lotta al fenomeno dell’abusivismo. La nostra collaborazione per tentare di combattere il fenomeno è TOTALE ma non possiamo continuare, specie in un periodo disastroso come questo, a sopportare le angherie di chi in maniera impropria esercita il nostro lavoro, mentre noi lottiamo per la sopravvivenza.
Diciamo basta ai noleggiatori che riempiono i bus per le gite domenicali; alle guide turistiche che organizzano pacchetti turistici; ai preti, i professori, i parrucchieri, le casalinghe che fanno gli agenti di viaggio; a quegli albergatori che favoriscono il tutto fornendo servizi a persone non autorizzate alla costruzione di pacchetti a costi più bassi delle agenzie di viaggi. A tal proposito chiediamo che gli albergatori che commercializzano prodotti favorendo il proliferare dell’abusivismo vengano esclusi dal possibile provvedimento (75 milioni) messi in atto da questo Assessorato per il COVID 19.
Sottolineiamo inoltre che chi esercita abusivamente la professione non da garanzia alcuna in termini di assicurazione RC, assicurazione medica, fondo di garanzia esponendo i viaggiatori a tutti i conseguenti rischi. Nel ribadire la nostra ferma decisione di salvaguardare il nostro lavoro con tutti i mezzi legali possibili, Vi invitiamo a prendere in breve tempo opportuni provvedimenti nei confronti delle segnalazioni che vi inoltriamo, avendo cura di informarci dei provvedimenti presi e dei risultati ottenuti».