Un attacco dritto, diretto. Senza sconti da parte della maggioranza al Comune di Palermo e alla sua partecipata Rap. Un attacco da parte di chi con molta probabilità voterà la fiducia al sindaco Orlando domani (14 settembre) insieme a tutto il suo gruppo. Stiamo parlando dei consiglieri di Sicilia Futura-Italia Viva, Ottavio Zacco e Catia Meli.
“Fino a che punto dobbiamo subire questa umiliazione?“. Si chiedono i due consiglieri, in merito all’emergenza rifiuti che attanaglia in questi giorni il capoluogo siciliano dopo che nella Rap è scoppiato un focolaio di casi rispetto al covid-19.
“Sollecitiamo giornalmente Rap per rimuovere montagne di rifiuti in diverse zone della città che sono ormai diventate invivibili. Capiamo il disagio anche psichico dei lavoratori Rap, ma non possiamo permettere che i rifiuti arrivino a questi livelli e non capiamo chi e con quale criterio ha deciso di abbandonare la raccolta in alcune vie della città. Capiamo e ci facciamo carico di rappresentare l’esasperazione dei residenti. Vi aggiorniamo“.
Il consigliere Ottavio Zacco è molto critico nei confronti della Rap e del suo presidente Giuseppe Norata.
Proprio l’alto dirigente della azienda partecipata del comune è molto vicino agli ambienti del partito di cui proprio l’ex presidente della sesta commissione ne fa parte. “Davanti a questa vergogna, l’unica cosa che sento di dire è scusate!“. Scrive Zacco sui social pubblicando una fotografia che ritrae una delle tante montagne di rifiuti che fanno da cornice in questi giorni alle strade di Palermo.
Italia Viva da tempo è molto critica in merito a numerose tematiche affrontate dall’amministrazione Orlando. In primis: la viabilità con le sue ztl e zone pedonali tanto volute dall’assessore Giusto Catania.
L’ennesimo attacco mediatico da parte di Zacco ritrae i numerosi mal di pancia da parte di pezzi della maggioranza che proprio domani con molta probabilità ingoieranno amaramente il voto di fiducia ad Orlando. Proprio ieri il sindaco ha indetto una riunione di maggioranza per cercare di limare le incomprensioni, placando gli animi e tenendo salda la sua poltrona da primo cittadino.