Il Ministero della Salute ha fornito i nuovi dati sugli sviluppi dell’emergenza coronavirus in Sicilia.
I DATI IN SICILIA
Sono 125 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore. Questo porta il numero degli attualmente positivi a 2461, con un numero di casi totali che si porta a 6359. La Regione Sicilia comunica che del complessivo numero di casi positivi di oggi, 2 sono migranti ospiti presso l’hotspot di Lampedusa.
Di questi, sono 237 i ricoverati con sintomi, con 16 persone in terapia intensiva. Si attesta a 2208 il numero di soggetti in isolamento domiciliare.
Sul fronte della distribuzione fra province, il Palermitano resta il territorio più colpito con 56 nuovi casi. Seguono Catania con 31 casi e Trapani con 17. Poi ci sono 6 casi a Messina, 5 ciascuno a Caltanissetta e ad Agrigento, 3 a Siracusa e 2 a Enna.
I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 5169, con un totale che si attesta così a 453.581 da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore si è registrato un decesso, con il totale che sale così a 304 morti.
I guariti di oggi sono 75, con il totale dei dimessi sale invece a 3594.
I DATI IN ITALIA
Continuano inoltre a salire i pazienti positivi al coronavirus in Italia.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore è stato registrato un incremento di 1.786 casi (+146 rispetto a ieri) su un nuovo record di tamponi effettuati: 108.019. Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale così a 304.323.
In aumento anche l’incremento delle vittime: dalle 20 di ieri alle 23 di oggi per un totale di 35.781. In nessuna regione si registrano zero casi.
LE PAROLE DI LEOLUCA ORLANDO
“Di fronte ad esigenze e rischi di carattere sanitario, le scelte devono basarsi sul giudizio e sulla professionalità delle autorità sanitarie. Non solo per spirito di collaborazione istituzionale ma soprattutto perché le scelte siano scientificamente fondate ed efficaci per tutelare la salute degli studenti, di chi vive e lavora nelle scuole, delle nostre comunità“.
Lo dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“I sindaci, che pure sono le massime autorità sanitarie nelle rispettive città, non possono e certamente non vogliono improvvisarsi epidemiologi così come non vogliono e non possono improvvisarsi epidemiologi i dirigenti scolastici. Né chiusure né aperture possono essere forzate o sottomesse a logiche diverse. Per questo chiediamo dei protocolli precisi e scientificamente validi cui tutti devono attenersi, confidando nella efficacia e tempestività di intervento delle strutture messe in campo dalle ASP“.