“Forse le attività scolastiche in presenza dovevano iniziare gennaio”. Lo ha dichiarato il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che non fa mistero della sua preoccupazione sulla situazione riguardante l’anno scolastico da poco iniziato.
“A giugno scorso l’istituto superiore di sanità ha diffuso le prescrizioni per l’avvio delle attività scolastiche – ha detto De Luca -. A fine luglio il governo nazionale ha messo a disposizione dei comuni una parte delle risorse per reperire le aule necessarie per adeguarsi alle disposizioni dell’istituto superiore di sanità. A fine agosto abbiamo iniziato i lavori di adeguamento di numerosi plessi ed abbiano acquisto la disponibilità dei privati per immobili da destinare ad aule scolastiche. A Messina la carenza di aule già è una vicenda che persiste da un decennio ed ancora permangono criticità in alcuni plessi scolastici. I banchi monoposto doveva fornirli il governo nazionale e non i comuni”.
“Penso che non eravamo pronti ad iniziare le attività scolastiche e sarebbe stato più saggio iniziare con la didattica a distanza fino a dicembre e nel frattempo risolvere tutte le criticità derivanti dalle norme anti-Covid per iniziare in presenza a gennaio. Ho voluto fare queste precisazioni per rispondere ai numerosi messaggi che mi pervengono come questo: “Trovo vergognoso che, cominciate la scuole”. “Mi raccomando mettete le mascherine!! Fate il percorso colorato a voi assegnato!! Tenete le distanze!” e poi mia figlia, al primo anno delle superiori si ritrova seduta a terra a scrivere su una sedia, dove immancabilmente si appoggiano le mani a terra e la schiena distrutta a fine lezione. Penso che sia solo una vergogna”.