La politica siciliana non finisce mai di stupire: un giorno la responsabilità sul flop del click day viene scaricato sulla Tim, l’indomani viene nominato un collegio ispettivo per capire cosa non ha funzionato nell’ambito dell’amministrazione regionale. E mentre il Coronavirus rischia di sorprendere impreparata la sanità isolana, il presidente Nello Musumeci, si scaglia di nuovo contro i dipendenti della Regione.
Francamente, lo ammetto, non comprendo bene se questa sia una cortina fumogena perché teme che la Sicilia non sia pronta per affrontare una nuova ondata di contagi di Covid 19, oppure se non intenda cogliere al balzo il pressing di quell’insopportabile presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che da mesi gli sta col fiato sul collo chiedendogli il cambio di alcuni assessori in quota Forza Italia.
Evidentemente, Musumeci non ha creduto fino in fondo alla storiella secondo cui il sistema sia andato in tilt perché alla Tim sarebbero stati degli sprovveduti che non sarebbero stati capaci di mettere a disposizione della Regione una piattaforma informatica degna di questo nome. Se davvero fosse stata colpa della Tim, dovremmo chiederci: è questo il livello di una delle maggiori compagnie telefoniche d’Europa?
Il collegio ispettivo, entro dieci giorni, dovrà rispondere ai dubbi che da qualche giorno assillano Musumeci, che avrebbe anche scritto una lettera piuttosto pesante ai due dirigenti generali interessati: Vincenzo Falgares (Arit) e Carmelo Frittitta (Attività produttive). Ma è sul piano politico che si gioca la partita. Il presidente della Regione potrebbe prendere la palla al balzo e decidere di cambiare, oltre i due assessori di Forza Italia, Grasso e Bandiera, i due assessori ritenuti responsabili del fallimento del click day: Mimmo Turano (Attività produttive) e Gaetano Armao (Economia).
Se tutto ciò dovesse rivelarsi una cortina fumogena, una manovra per distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi, allora, bisognerebbe capire cosa sta accadendo. Fra pochi giorni, dovrebbero essere approvati dalla giunta il bilancio e il disegno di legge di stabilità, ma non se ha notizia. La Corte dei Conti non ha ancora reso la parifica del bilancio del 2019, perché la documentazione relativa sarebbe stata trasmessa ai giudici contabili a spizzichi e bocconi. Ancora, però, ci sono da attuare parecchi punti della legge di stabilità del 2020, quella che venne definita “bazooka” per la spinta che avrebbe dovuto dare all’economia siciliana. Una delle misure più attese era quella miseramente fallita con il click day.