Segnaletica stradale poco chiara, senza indicazioni in lingue diverse dall’italiano, per gli automobilisti stranieri che entrano nella zona a traffico limitato: è questa la segnalazione pervenuta a ilSicilia.it da parte di un automobilista belga che, venuto in Sicilia per una vacanza, ha trovato una brutta sorpresa al ritorno a casa: un verbale – tradotto nella lingua del destinatario – che intimava il pagamento della sanzione.
Ecco il racconto del turista: “Quando una persona viene dall’estero a Palermo e noleggia una macchina, anche per raggiungere il proprio hotel in centro, rischia di ricevere una lettera raccomandata, nella lingua del paese di origine, con una multa di 123,26 euro, scontata a 98,36 euro se pagata nei primi cinque giorni dal ricevimento“, ha scritto su facebook.
A questo punto la riflessione amara dell’uomo, sconfortato dall’aver ricevuto la sanzione: “Ecco come Leoluca Orlando incoraggia il turismo a Palermo: i cartelli della ZTL sono soltanto in italiano. Quindi multa assicurata per i turisti che non sanno cosa significhi ZTL, non avendo neanche l’ausilio del cartello in inglese. Così si rischia di dare l’impressione che questa sia una tassa che i turisti pagano al comune di Palermo per la loro permanenza in città“, è il ragionamento.
Proprio in questi giorni, intanto, il Comune di Palermo ha avviato una rilevazione statistica per misurare il livello di soddisfazione dei turisti in visita in Città. I turisti, sia italiani che stranieri, ospiti delle strutture ricettive o in visita in uno dei Centri di informazione turistica, vengono invitati a compilare un questionario, attraverso il quale possono esprimere un giudizio su diversi aspetti della Città, dall’offerta culturale alla sicurezza, dai trasporti pubblici all’offerta enogastronomica, dai monumenti all’ambiente naturale. Informazioni supplementari riguadano, ad esempio, i motivi del viaggio, i mezzi di trasporto utilizzati, l’alloggio ed il numero delle notti da trascorrere in città.
Chissà quale sarà il giudizio sulla Ztl…