Il sottosegretario del Lavoro di Palermo Steni Di Piazza, ha concordato lo slittamento a mercoledì prossimo della riunione prevista per oggi sulla vertenza Rinascente.
Saranno coinvolte tutte le parti in causa: Fabrica Immobiliare, che gestisce l’immobile di via Roma a Palermo dove si trova la filiale del gruppo, Inarcassa, e il sindaco Leoluca Orlando. Sarà presente presenza anche il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
“Ho voluto convocare il tavolo mercoledì prossimo perché, nel frattempo, mi riservo di avere ulteriori contatti con le parti per addivenire a una mediazione che possa avere uno sbocco positivo – dice il sottosegretario del Lavoro Steni Di Piazza -. Avendo già avuto la possibilità di parlare con le parti interessate ho constatato la sensibilità di tutti, anche per la grave situazione epidemiologica dovuta alla pandemia, ad arrivare a una soluzione positiva. Rinascente non può abbandonare una piazza importante come Palermo“.
Il gruppo Rinascente con una mail inviata sia al sottosegretario sia al sindaco assicura la volontà di non volere abbandonare la città.
“Rinascente vuole assolutamente rimanere operativa a Palermo“, scrive il gruppo. Nei giorni scorsi i dipendenti hanno lanciato un appello, che suona anche come una provocazione, dicendo di essere disposti ad autotassarsi per pagare parte del canone di affitto della sede, al centro della querelle tra Rinascente e la proprietà dell’immobile. “E’ una lettera significativa del rapporto di fidelizzazione tra azienda e impiegati – osserva Di Piazza -. E’ ovvio che non si deve nemmeno parlare di riduzione degli stipendi, il momento buio che stiamo attraversando per il Coronavirus non lo consente, ma ci aiuta ancor di più a capire l’importanza di chiudere in modo favorevole e positivo la trattativa“.
“Grazie al nuovo incontro promosso dal governo nazionale su richiesta anche del Comune e delle organizzazioni sindacali – evidenziano il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano – si potrà ancora ricercare una soluzione utile a consentire all’azienda di permanere sul territorio palermitano, salvaguardando l’occupazione del centinaio di famiglie coinvolte e la qualificazione di un importante zona del centro storico“.