Tra gli arrestati nel blitz contro il clan messinese Galli ci sono i componenti di due gruppi criminali che gestivano il traffico di droga a Messina.
Uno, a composizione familiare, operava nei rioni “Villaggio Aldisio” e “Fondo Fucile”, nella zona sud della città. Al vertice c’era una donna che usava il figlio di 12 anni per le consegne delle dosi sperando di evitare così i controlli delle forze dell’ordine.
MINORE AFFIDATO AL TRIBUNALE DEI MINORI
Il minore è stato affidato dal Tribunale dei minori a una comunità familiare, la madre è finita in carcere. L’altro gruppo criminale capeggiato da Carlo Altavilla operava sia nel rione messinese di “Giostra” che a “Santa Lucia Sopra Contesse”. Il clan si riforniva di grossi quantitativi di cocaina e marijuana in Calabria e Campania, per poi distribuirli al dettaglio attraverso una rete di pusher. Lo smistamento della droga avveniva anche all’interno di un negozio di barbiere gestito da due complici.
Le indagini hanno fatto emergere anche episodi di estorsione per il recupero di crediti delle narco-transazioni.