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Continua a tenere banco l’emergenza rifiuti in Sicilia. I malfunzionamenti e la burocrazia limitano in maniera importante l’attiità degli impianti isolano, costretti ad agire a mezzo servizio. Ciò lascia le strade di numerosi comuni invase da immondizia di vario genere.
Questo è ad esempio il caso del comune di Carini, immortalato nelle foto inviate dai residenti. Diversi sacchetti di indifferenziata sono rinvenibili fra le strade del paese in provincia di Palermo. L’Amministrazione, guidata da Giovì Monteleone, smistava il non differenziato nella discarica di Alcamo. L’impianto è attualmente chiuso a causa della mancanza del cosiddetto foglio di VIA (Valutazione Impatto Ambientale).
Ad aggravare la situazione vi è inoltre il fatto che la struttura, che serve gran parte della Sicilia Occidentale, aveva raggiunto la quota di indifferenziato massimo, anche a causa degli incendi che hanno colpito l’area di competenza di Trapani servizi in estate.
Una bella gatta da pelare per l’assessore all’Energia e Rifiuti Alberto Pierobon. Il titolare della delega regionale deve fare già fronte alle numerose uscite dal gruppo all’Ars dell’UdC, suo partito di riferimento.
LE PAROLE DI GIOVÌ MONTELEONE
Attraverso un post su Facebook, il sindaco di Carini Giovì Monteleone ha rivolto un appello alle istituzioni per risolvere la situazione.
“Noi sindaci nel corso degli ultimi cinque anni abbiamo fatto del nostro meglio incrementando la raccolta differenziata e rendendo più decorosi i nostri territori e adesso, non certamente per cause dipendenti dal nostra volontà , questo lavoro rischia di essere vanificato“.
“Chiediamo ancora una volta alle autorità preposte, e in primis al governo regionale, di provvedere ad attuare un piano di smaltimento dei rifiuti dei rifiuti con la realizzazione di un’adeguata impiantistica“.
“Nel frattempo chiediamo che chi governa la regione si assuma la dovuta responsabilità per dare una immediata via di uscita da un’emergenza sanitaria aggravata dalla diffusione della pandemia; non si può pensare solo di preoccuparsi di sanificare luoghi di lavoro e scuole mentre attorno è un immondezzaio! Occorre fare presto prima che si producano danni alla pubblica salute, prima che si accumulino tensioni difficili da ridurre!”
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