L’Ance Palermo, per bocca del suo presidente Massimiliano Miconi, ha scritto al sindaco Leoluca Orlando relativamente allo smart working nella pubblica amministrazione.
LA LETTERA
Riceviamo e pubblichiamo
Caro Sindaco,
dando seguito a quanto Ti ho già sintezzato e rappresentato, in occasione del c.d. tavolo di crisi e di ripresa a cui mi hai invitato, lo smart working nella Pubblica Amministrazione sta creando seri problemi in tutta Italia, soprattutto in quelle amministrazioni nelle quali il livello di digitalizzazione delle pratiche è ancora arretrato e insufficiente. Ci duole dover constatare che tutto ciò riguarda anche molti settori del Comune di Palermo, in particolare quelli del c.d. Polo Tecnico, con il rischio concreto di paralizzare il lavoro di centinaia di professionisti e imprese. Nelle scorse settimane abbiamo raccolto istanze e lamentele delle nostre imprese associate e dei professionisti che lavorano per conto delle imprese che segnalano il fatto che i centralini telefonici degli uffici, i cui numeri sono indicati nel sito del Comune, che dovrebbero smistare le telefonate ai dipendenti in smart working, neanche rispondono. Oltre a ciò, in molti uffici, c’è la necessità di visionare pratiche o accedere agli atti che sono ancora solo in formato cartaceo e che rendono indispensabile una presenza fisica, anche se ridotta nel numero e con tutte le cautele necessarie.
Per far fronte alle concrete esigenze dell’utenza, sarebbe necessaria una organizzazione del lavoro che non sia affidata solo alla buona volontà del funzionario ma che garantisca e controlli che i dipendenti che hanno relazioni con il pubblico siano effettivamente raggiungibili, anche da remoto, e che preveda, quando non sia possibile risolvere in smart working i problemi, l’apertura degli uffici, distribuendo e alternando le presenze su una fascia oraria più lunga, in modo da garantire il distanziamento necessario su più turni, con una precisa azione di sanificazione degli ambienti di lavoro tra un turno e l’altro. Con molte difficoltà, noi del sistema ANCE, stiamo cercando di fare partire gli interventi legati ai superbonus 110 che sono un’opportunità straordinaria ed, oggi, unica per le imprese e per i cittadini, e sarebbe veramente grave non riuscirci perché gli uffici comunali non rispondono alle richieste.