Volendo prendere per buono ciò che si dice sui prodotti dell’agricoltura siciliana: sono i migliori del mondo; hanno caratteristiche organolettiche che li rendono tra i migliori al mondo; sono prodotti al top di contenuti vitaminici, che danno una marcia in più. Se tutto ciò fosse vero, sarebbe incomprensibile perché i politici siciliani sono tra i più scarsi nel panorama italiano. Il riferimento è soprattutto ai rappresentanti isolani nel parlamento nazionale. Per esempio, qualcuno ha mai sentito parlare di Filippo Scerra o di Paolo Ficarra? Sono due parlamentari nazionali del Movimento 5 stelle che dal 2018 siedono negli scranni di Montecitorio, ma completamente sconosciuti. Probabilmente, non consumano prodotti dell’agroalimentare siciliano.
Diceva Ludwig Feuerbach che l’uomo è ciò che mangia. Ergo, i parlamentari del M5s non mangiano prodotti dell’agroalimentare siciliano. Non ci sarebbe bisogno di ricorrere ad ulteriori teorie filosofiche per capire la fragilità del pensiero degli eletti del Movimento 5 stelle, ammesso che ne abbiano uno. Senza nulla togliere alle qualità dell’uomo, mi chiedo quale spessore politico potrebbe avere un europarlamentare come Ignazio Corrao. Una persona che al massimo avrebbe potuto aspirare al ruolo di consigliere comunale della sua città, Alcamo.
Gli elettori si sono assunti una grande responsabilità affidando ai grillini la guida di un Paese complesso come l’Italia. Per fortuna in democrazia c’è sempre la possibilità di ravvedersi ed alla prossima volta di votare per un partito diverso. Fino a quando, grillini permettendo, ci sarà la democrazia.