Diecimila euro. Tanto costava un matrimonio falso messo in piedi dalle due organizzazioni sgominate dalla Dda e dalla guardia di finanza di Messina, che con l’operazione ‘Zifaf‘ hanno arrestato 16 persone.
I matrimoni erano finalizzati all’ottenimento del permesso di soggiorno da parte di cittadini extracomunitari che pagavano attraverso servizi di ‘money transfer’ eseguiti materialmente da soggetti apparentemente non coinvolti ma in realta’ “contigui”, come spiegano le fiamme gialle, all’organizzazione criminale.
Dai due ai tremila euro il compenso per il finto o la finta sposa, somme inferiori per gli intermediari, i testimoni di nozze e gli interpreti. Il tutto per un giro d’affari che secondo gli inquirenti era di oltre i 160mila euro.
L’organizzazione pensava a tutto, anche all’acquisto delle fedi nuziali comprate al costo di un euro nei negozi cinesi.
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