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“Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 20 gennaio giunge alla quarantaseiesima puntata e ha come ospite il professore Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale.
“In passato – spiega Lagalla – questo assessorato ha sempre visto prevalere le dialettiche relative alla formazione professionale, mentre il governo Musumeci ha voluto ribaltare questa polarità, focalizzando l’attenzione anche sul mondo della scuola che appariva troppo lontano dagli interessi regionali. Abbiamo raggiunto l’accordo quadro con il ministero sull’attivazione progressiva del ‘tempo pieno in Sicilia’ che partirà in via sperimentale dal secondo quadrimestre in alcune aree degradate; stiamo affrontando prioritariamente anche i temi dell’edilizia scolastica e della riqualificazione e sicurezza degli edifici che ospitano strutture scolastiche. Per quanto riguarda il tema della formazione, il lavoro svolto dall’assessorato ha spento il fuoco delle proteste che in passato era all’ordine del giorno. Questo, grazie a un rapporto costruttivo che abbiamo recuperato con tutte le parti in causa: abbiamo innestato elementi di novità e abbiamo cercato – riuscendoci – di rimettere in campo le attività sulla base di regole nuove”.
Sugli assetti politici in vista delle elezioni europee di primavera, il professore Lagalla spiega che è prioritario rafforzare un “centrodestra moderato e riformista”, a partire dall’incontro che si è svolto qualche tempo fa a Cefalù e al quale hanno partecipato diversi esponenti centristi: “E’ necessario coagulare queste esperienze che sono comuni a Forza Italia e alle componenti di centro, all’interno di un percorso che guardi al Partito Popolare Europeo. Lo scopo è di creare un asse importante all’interno del centrodestra che possa essere certamente differente rispetto alle posizioni sovraniste. Credo che la gente abbia voglia di stabilità e politiche che guardino al lavoro e non di proclami o misure assistenzialiste, come ad esempio il reddito di cittadinanza”.
In merito alla città di Palermo, non si sbilancia sull’eventualità di una sua prossima eventuale candidatura a sindaco (“La mia candidatura vale quanto quella di qualsiasi altro cittadino palermitano”), ma su Leoluca Orlando si dice favorevole rispetto ad alcune sue posizioni sul decreto sicurezza: “Non però disobbediendo alle leggi dello Stato, ma ponendo comunque la questione in modo autorevole, come ha recentemente fatto l’Anci”. Anche se si dice perplesso sull’insistenza del sindaco rispetto a questi temi generali, “Non vorrei che tutto ciò lo portasse a perdere il fuoco sulla gestione amministrativa e ordinaria della città. Rilevo come la Palermo che vive quotidianamente soffra i temi della congestione del traffico, i lavori infiniti e irrisolti, la raccolta dei rifiuti, i trasporti, un’assistenza sociale particolarmente difficoltosa, il tema delle scuole che necessitano di una manutenzione ordinaria e straordinaria che sta nelle competenze della città metropolitana e del Comune e molti altri. Credo che questa amministrazione debba recuperare una dimensione di normalità: piedi a terra che consentano di dare risposte concrete ai palermitani”.