La manovra di bilancio si è impantanata all’Ars. Tra collegati senza tabelle, rinvii in commissione, scaramucce sulle calendarizzazioni d’Aula e interventi della Corte dei Conti, a Sala d’Ercole la finanziaria e il bilancio restano al palo.
L’ultimo ostacolo in ordine di tempo è stata la sentenza emanata dai giudici contabili che hanno condannato la Regione siciliana al pagamento di 2,14 miliardi di euro per ripianare il disavanzo del 2017. Una tegola che ha determinato una nuova tabella di marcia, con la necessità di ricorrere a una variazione di bilancio, approvata in fretta e furia dalla giunta, sulla quale occorrerà trovare nuovi accordi in Aula.
Negli ultimi giorni quello che ha fatto notizia all’Ars sono state più che altro le visite istituzionali. Le porte di Palazzo dei Normanni, si sono aperte per accogliere prima la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati Alberti, e il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Per il resto si è lavorato a ritmo ridotto.
E dopo l’ultima ‘fumata nera‘ attacca il Movimento 5 Stelle all’Ars, per bocca dei componenti pentastellati della commissione Bilancio: “La notizia è che non c’è una notizia – dicono – Dall’Ars si alza l’ennesima fumata nera sul versante Finanziaria e, a questo punto, la proroga dell’esercizio provvisorio è quasi una certezza. La Sicilia intanto continua ad aspettare”, affermano in una nota.
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