“Siamo vittime quanto le sorelle Napoli“, inizia così la nota del sindaco di Mezzojuso, Salvo Giardina. “Loro da parte di criminali, che secondo le denunce presentate ai carabinieri, vogliono sottrarle i terreni, e noi vittime della disinformazione della trasmissione ‘Non è l’arena’ e del suo conduttore Massimo Giletti”.
“Le sue accuse, e quelle del suo ex collaboratore Klaus Davi, i suoi ammiccamenti, le sue insinuazioni mai documentate – aggiunge Giardina – hanno dato all’Italia l’immagine di una comunità e del suo sindaco omertosa, indifferente, collusa con i presunti aguzzini delle sorelle Napoli. Tutto falso, costruito su considerazioni assolutamente non provate e né mai documentate”.
“Mezzojuso ha un tessuto democratico e culturale forte, una storia che affonda le radici prima degli arabi in Sicilia. Dialogo, integrazione, contrasti ed emulazione tra latini e greci sono il motore della nostra storia di oltre cinque secoli”.
“Una comunità onesta e laboriosa (tranne forse qualcuno che opera al di fuori della legge, ma dove mancano questi personaggi) oggi praticamente distrutta dai servizi televisivi di Giletti. La gente – continua Giardina – è esasperata, in paese la tensione e la rabbia si tagliano a fette, per essere stati rappresentati in un modo offensivo e denigratorio che non rispecchia la realtà. C’è il rischio che le situazioni, in un clima così incandescente, possano anche degenerare”.
“ ‘Non è l’arena’ fa vedere quello che vuole mistificando la realtà e nessuna fiducia possiamo più accordarle. Con Giletti ed i suoi io che l’amministrazione che rappresento non vogliamo più parlare. Tanto non servirebbe a niente, perché non rientriamo nel copione che si è dato il conduttore: massima solidarietà alle sorelle Napoli e massacrare il sindaco di Mezzojuso che non ha alcuna responsabilità nella vicenda ed è persona onesta, mai sfiorato da indagini amministrative e giudiziarie, sempre solidale con le sorelle Napoli da quando è venuto a conoscenza delle intimidazioni che subivano”.
“Tanto per dirne una, sabato scorso, dopo avermi accusato per 9 mesi di tutto e di più, ho tenuto una conferenza stampa, per rispondere punto per punto alle sue affermazioni e per illustrare tutte le cose che avevo fatto per le sorelle Napoli. Ha mandato un inviato che ha ripreso tutta la conferenza stampa, ma non ha messo in onda nemmeno una parola di quanto ho detto. Perché i telespettatori devono vedere e sentire solo “la sua verità”.
“Ci appelliamo a tutti i direttori dei mezzi di informazione italiani per mandare un loro inviato nel nostro paese a vedere come stanno esattamente le cose, siamo disponibili a sottoporci a qualunque domanda, a dare tutte le prove della disinformazione di Giletti e tutti chiarimenti di cui hanno bisogno”.
“Lo chiediamo per ristabilire la verità ed anche per evitare che la disinformazione di una testata possa distruggere un paese, una comunità che sia pure faticosamente vuole continuare a vivere, ad andare avanti”.
La replica di Klaus Davi:
“Il simpatico sindaco del comune di Mezzojuso – scrive Klaus David in una mail indirizzata a ilSicilia.it – fa tre conferenze stampa a settimana per dire che Massimo Giletti ed io l’avremmo offeso in una puntata di ‘Non è l’Arena’, il tutto a spese dei contribuenti. Sta intentando una causa del tutto immotivata, visto che mi sono già scusato durante la diretta della stessa puntata per le frasi dette”.
“Questo è il paradosso della legislazione italiana, gli amministratori possono querelare i giornalisti per fatti totalmente inesistenti a spese della collettività. Però un pregio il dottor Salvatore Giardina l’ha avuto: sto tornando in Sicilia in modo più frequente per realizzare servizi e, presto, sarò anche a Mezzojuso”.
Queste le affermazioni del massmediologo Klaus Davi in merito alla querela ricevuta dal primo cittadino del comune siciliano, intentata in seguito alla puntata della trasmissione di Giletti sul caso delle sorelle Napoli.
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