Continua all’Assemblea regionale siciliana la discussione sull’attuazione delle previsioni del PNRR, per ciò che riguarda l’utilizzo dei fondi del Piano, per fronteggiare le ricadute negative della pandemia da Covid 19 ancora in corso.
A Sala d’Ercole l’assessore alla Salute Ruggero Razza, riferendo sullo stato di attuazione della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, legata all’organizzazione del sistema sanitario siciliano. Sono stati già stanziati quasi 800 milioni per la realizzazione di linee di investimento rivolte al miglioramento della rete territoriale di assistenza, alla digitalizzazione e alla valorizzazione del capitale umano.
Razza ha ribadito quali sono le misure del piano nazionale per le quali la Regione ha un potere di gestione, dato che gran parte degli interventi sono svolti direttamente dal Ministero della Salute e il governo Musumeci “Continua a lavorare nel rispetto di scadenze che sono tassative”.
Per quel che riguarda i fondi destinati alla sanità, comprendendo anche la definizione dell’assetto degli ospedali di comunità, case di comunità, centrali operative territoriali “Esistono altre iniziative contenute nella Missione 6 rispetto alle quali – specifica Razza – purtroppo non c’è un grande potere di intervento da parte della Regione Siciliana, essendo il documento del Pnrr costruito con un forte accentramento di governance dei ministeri di riferimento”. L’esponente dell’Esecutivo fa falche esempio legato alle risorse investite per le grandi apparecchiature, per la digitalizzazione o l’antisismico per le quali c’è stata “una selezione di tutti gli interventi, e in qualche caso, come per l’antisismico iniziata dal Ministero della Salute nel 2017, e oggi gli interventi che verranno finanziati tanto per la digitalizzazione quanto per le grandi apparecchiature e l’antisismico, saranno selezionati dagli organismi competenti, dalla Agenas che svolge il ruolo di assistenza tecnica”.
Tuttavia “Arriveranno in Sicilia risorse importanti che si aggiungono alle ulteriori stanziate ieri dal governo nazionale e per la prima volta, come annunciato dai ministri Speranza e Carfagna, c’è una agenda di investimenti con un programma operativo nazionale aggiuntivo sulla sanità che per noi rappresenterà ulteriori centinaia di milioni di euro di investimento diretti ad alcuni obiettivi specifici, anzitutto sul recupero degli screening oncologici, sui dipartimenti di salute mentale, e sulla realizzazione di tante altre attvità che purtroppo la pandemia ha reso più difficili”.
Per quanto riguarda gli interventi che interessano il territorio delle Madonie, alla questione sollevata dal capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo, Razza ha risposto che “Per l’ospedale di Petralia Sottana le previsioni sono aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente previste dalla rete ospedaliera e il tavolo tecnico tra l’Asp di Palermo e la Fondazione Giglio di Cefalù è finalizzato ad individuare quali interventi può complementarmente all’ospedale di Petralia Sottana svolgere la Fondazione Giglio in loco”.
Giusto per chiarire che la convenzione tra i due plessi sanitari “Non vuol dire che le persone che si servono dell’ospedale di Petralia Sottana vanno a Cefalù, perché questo lo possono fare anche oggi a prescindere da qualsiasi convenzione”, semplicemente significa che la Fondazione Giglio di Cefalù si fa carico di una serie di attività e di servizi presso la struttura ospedaliera in questione che, nonostante i reiterati avvisi pubblici di personale, non è riuscito a colmare qualche lacuna di alcuni reparti come quello di ortopedia o di attività come il rafforzamento del soccorso di primo livello che svolge l’ospedale. Ma la criticità vera del complesso madonita è legata anzitutto alla mancanza di individuazione del personale medico, anziché quello infermieristico che è invece in numero aderente al piano di fabbisogno presentato. La nuova dotazione organica, come sottolineato dall’assessore Razza durante il suo intervento in aula, determinerà un incremento anche sul personale infermieristico e sugli operatori socio sanitari.
“Non sono mancati investimenti infrastrutturali – aggiunge Ruggero Razza – né dal punto di vista della terapia sub intensiva e nel rafforzamento di tutta l’area radiologica”.
Nel frattempo, prosegue il monitoraggio costante su tutte le azioni previste dal Pnrr e che il governo Draghi impone di porre in essere, considerate le varie scadenze rispondenti a tutta una serie di obblighi che Roma ha assunto nei confronti di Bruxelles.
La Presidenza dell’Ars ha deciso di aggiornare i lavori parlamentai a giovedì 24 febbraio, alle ore 16, con all’ordine del giorno atti ispettivi. La presidente della Commissione Salute Margherita La Rocca Ruvolo, ha chiesto e ottenuto la possibilità di riunire i commissari martedì e mercoledì per potere proseguire le audizioni sui progetti a valere sui fondi del Pnrr missione sanità.
Intanto, due mozioni del Pd sono state approvate oggi dall’aula che impegnano il governo della Regione al “confronto preventivo” con il parlamento siciliano sulle proposte relative al Pnrr.