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Parola d’ordine per la Stagione 2019 del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo è “disegno organico“, ci tiene a sottolineare il direttore Gandolfo Librizzi che ha presentato, insieme al direttore Gregorio Bertolino, un ventaglio di attività e iniziative collaterali.
“Questo vuole essere il conservatorio del futuro – ha detto Librizzi – oggi intercettando i filoni del contemporaneo che segnano la società stiamo scrivendo la storia di domani“.
Tante le iniziative, che al di là della stagione 2019 al via lunedì 4 marzo con un concerto al Teatro Massimo (ore 20.30) e oltre venti appuntamenti nel corso dell’anno fino ad ottobre, puntano al consolidamento di sinergie tra i principali enti culturali della città.
Dal restauro di alcuni luoghi simbolo del Conservatorio, al progetto “Musica Fuori“, una possibilità che porterà in giro per la città un “pianoforte ambulante“, dal docufilm che racconterà la storia di tre giovani migranti che adesso frequentano lo Scarlatti, realtà accademica singolare in Italia al momento, alla pubblicazioni di libri che testimonieranno l’attività trasversale del Conservatorio: sono tutti tasselli di un progetto ben più ampio iniziato negli scorsi anni e che, oggi, vede i primi frutti.
Tutto ciò ha, va da sé, attirato l’attenzione anche di altre città europee tanto che, il 7 marzo, una delegazione dell’ambasciata britannica verrà in visita in città per conoscere meglio questi progetti.
“Vogliamo che il Conservatorio diventi attrattore culturale – ha continuato Librizzi – e che dialoghi con l’intera città“.
In quest’ottica ha già preso il via un altro progetto, “Conversatorio in Conservatorio“, una serie di incontri, come ci dice il Presidente nella video intervista, che fino a maggio proporranno temi non strettamente musicali ma legati alla cultura e alla bellezza in generale, “punto di arrivo della musica più alta“.
Altro punto su cui verterà l’attività dell’intero anno è la sinergia tra docenti e alunni che, sempre a maggio, si realizzerà nell’incontro con un uno degli autori simbolo della musica contemporanea italiana, Francesco Guccini; sui suoi testi, infatti, gli allievi dello Scarlatti lavoreranno nei prossimi mesi per una “rivisitazione” che verrà poi proposta allo stesso cantautore.
E poi,infine, da segnalare il progetto internazionale finanziato dal MIUR, che vedrà la collaborazione del Conservatorio con la Great Learning Orchestra di Stoccolma, sui temi della funzione sociale della musica (Community music) in contesti particolarmente sensibili per favorire processi di riappropriazione artistica e culturale.