Il giorno in cui Robert Koch annunciò al mondo la scoperta del bacillo della tubercolosi, era il 24 marzo 1882, viene ricordato in tutto il mondo con il TB DAY, cioè la Giornata Mondiale della Tubercolosi.
Quest’anno per la prima volta la celebrazione italiana ha luogo a Palermo, in occasione della presentazione ufficiale della nuova sezione siciliana di Stop TB Italia, la onlus indipendente impegnata da anni nella battaglia contro la tubercolosi in Italia e all’estero.
Fulcro delle celebrazioni è un convegno programmato per il 22 e 23 marzo nella la splendida sede del Palazzo dei Normanni, il cui obbiettivo primario è quello di fare il punto sulla situazione locale, nazionale ed internazionale su cura e prevenzione della tubercolosi, una malattia erroneamente considerata scomparsa ma purtroppo tuttora di grande attualità.
I numeri infatti continuano ad essere impietosi. Nonostante i passi avanti compiuti da ricerca, nuove terapie ed espansione dei presidi diagnostici, ogni anno i decessi sul pianeta sono ancora più di un milione e mezzo e i nuovi casi diagnosticati più di nove milioni.
L’obbiettivo finale di debellare la malattia è ancora molto lontano e il trend di discesa prosegue troppo lentamente. Questo è dovuto al fatto che la diffusione della TBC è profondamente condizionata da tutta una serie di fattori, non solo sanitari ma anche sociali, economici e politici, che richiedono un approccio sistemico e globalizzato.
Il programma del convegno, oltre a presentare le attività svolte dai vari presidi italiani di Stop TB in Italia e all’estero, prevede anche interessanti excursus storici e culturali, sintetizzati nell’intrigante titolo “La diceria dell’untore: cambiamo il finale (nel romanzo muoiono quasi tutti…)”, un preciso riferimento e omaggio al capolavoro del palermitano Gesualdo Bufalino imperniato sulla tubercolosi, già vincitore del Premio Campiello 1981.
A margine del convegno è stata organizzata per il 21 marzo, nel liceo scientifico Benedetto Croce, una giornata di conoscenza e sensibilizzazione sulla TBC specificatamente indirizzata alle giovani generazioni.
Nell’occasione verranno presentati i risultati di una ricerca effettuata presso i licei palermitani allo scopo di valutare la percezione della popolazione più giovane nei confronti di quella che una volta veniva romanticamente definita “il mal sottile”.
La Sicilia è da anni in prima linea nell’affrontare il fenomeno migratorio e nel predisporre interventi di controllo di malattie potenzialmente trasmissibili.
Da qui la scelta di Palermo come sede del primo convegno nazionale organizzato da Stop Tb Italia fuori dalla Lombardia. La ricchezza del convegno sarà data dal contributo regionale siciliano alla lotta alla tubercolosi, dai contributi nazionali e da quelli internazionali dell’OMS, attraverso l’intervento e la partecipazione di autorevoli esperti.
Il TB day 2019 è anche l’occasione per celebrare la nascita ufficiale della sezione Sicilia di Stop TB Italia.
Stop TB Sicilia si avvarrà dell’impegno di colleghi, operatori sanitari, esponenti della società civile di tutto il territorio siciliano, per tener viva l’attenzione e promuovere la conoscenza della malattia, come già sperimentato in altre regioni i cui contributi saranno presentati al Convegno.