Un coordinamento dei vari strumenti di governance attualmente impegnati nel reperimento delle risorse europee e un Piano integrato per lo sviluppo locale che sia riferibile a un’area sovracomunale. Queste alcune delle proposte formulate dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, alla commissione Ue dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Giuseppe Compagnone, nel corso della recente audizione a Palazzo dei Normanni.
L’Asael, che ha sottolineato le difficoltà riscontrate dai Comuni nel reperimento dei finanziamenti dati dai Programmi operativi nazionali e dai programmi operativi regionali, ha richiamato l’esigenza di predisporre dei piani di area vasta che mettano insieme più territori coerenti sotto il profilo economico, ambientale e architettonico. Si tratta di distretti territoriali uniformi, che dovrebbero essere capaci di intercettare le risorse europee grazie a un masterplan con all’interno obiettivi e proposte di sviluppo coerenti nei vari settori economici.
L’Asael, rappresentata in audizione all’Ars dal suo presidente Matteo Cocchiara e dall’esperto dell’associazione Salvatore Tosi, ha poi formulato alcune proposte per “minimizzare le criticità” sui fondi europei: prima di tutto un piano di interventi finalizzati ad accrescere la conoscenza delle linee di indirizzo dei nuovi programmi comunitari da parte degli enti locali, ma anche un ausilio per il rafforzamento delle competenze del personale impegnato nella nuova progettazione. Obiettivi da raggiungere attraverso l’incremento delle risorse da dislocare sul fondo di rotazione per la progettazione.