Saltato il tavolo tecnico convocato per oggi 28 marzo alle 15 per la richiesta di rinvio della Resais. Fin dal primo pomeriggio, presso l’edificio del dipartimento Lavoro di via Praga, le organizzazioni sindacali hanno protestato per “l’inspiegabile blocco della trattativa”.
“Non andremo via fin quando non riceveremo i chiarimenti richiesti”, dichiaravano i rappresentanti sindacali di Filcams, Fisascat, Uiltucs, Ugl, Asud, Cisal, Confintesa, Ursas, Alba, Alpi. I sindacati hanno inviato alla Regione, alla Resais e a gli assessorati all’Economia, alla Famiglia e al dipartimento Lavoro una diffida a portare avanti il percorso di assunzione del personale previsto da una legge regionale.
Hanno espresso il loro dissenso per l’annullamento “intempestivo” dell’incontro fissato per oggi. “L’incontro di oggi avrebbe dovuto concludere il percorso intrapreso per l’applicazione della previsione normativa (di cui all’art 64 della L.R. 8 del 2018) con la conseguente assunzione del personale interessato alla Resais”, scrivono le dieci sigle sindacali in una nota unitaria.
“Quest’ ennesimo rinvio – aggiungono –manifesta una volontà dilatoria, ostruzionistica, con la strumentalizzazione di ogni difficoltà che, pur presente in un tavolo che affronta complesse problematiche, dovrebbe essere esaminata per porvi rimedio. Registriamo invece il tentativo di affossare ogni ipotesi di soluzione”.
Preso atto della recente acquisizione delle azioni di Resais spa da parte della Regione siciliana, per i sindacati “rimane il dato della continuità amministrativa e del rispetto delle previsioni di legge, pena le evidenti omissioni e le conseguenti responsabilità anche in sedi diverse da quelle del confronto sindacale”.
Filcams, Fisascat, Uiltucs, Ugl, Asud, Cisal, Confintesa, Ursas, Alba, Alpi, hanno confermato la loro immediata disponibilità alla sottoscrizione di un accordo per l’immediata contrattualizzazione dei lavoratori.
“Chiediamo l’immediata riconvocazione del tavolo per la definizione dell’accordo in itinere – continuano – entro e non oltre il prossimo 4 aprile.Si provvederà a rassegnare ai competenti organi uno specifico e dettagliato esposto dei fatti al fine di fare accertare eventuali responsabilità e omissioni in capo ai responsabili dell’attuazione delle previsioni di legge”.