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“Ho fatto bene oggi a venire a Corleone”. E’ iniziato così oggi l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini a Corleone (Pa), dove il vicepremier ha inaugurato i nuovi locali della polizia di Stato.
“Ho sentito fosse mio dovere essere qua, in trincea – ha detto il ministro Salvini – per dar voce a tanti giovani, donne e uomini in divisa ma anche a tutti coloro che ho incontrato, che ho visto affacciati ai balconi, che resistono, perchè la mafia non vincerà. Sono qui in occasione della festa della liberazione per liberare un territorio da un’etichetta infame: Corleone non è mafia, Palermo non è mafia, la Sicilia non è mafia, l’italiano non è pizza, mafia spaghetti e mandolino. l’italiano la mafia la sconfigge. sicuramente partendo dall’educazione e dai giovani.
Il ministro dell’interno ha quindi spiegato il senso che lui dà a questa data: “Mi piacerebbe che il 25 aprile sia la giornata dell’unione e della pacificazione nel nome dell’Italia che verrà, poi ognuno si tiene proprie idee, distanze, e obiettivi: ho scelto Corleone per dire ai giovani che vince lo Stato. Possono provare ad organizzarsi, a fare business, a controllare il traffico di stupefacenti, l’usura, controllare gli appalti pubblici, le nuove energie, il gioco d’azzardo, ma noi siamo più forti. Li andremo a scovare casale per casale, negozio per negozio, appartamento per appartamento”.
“Se avessi paura farei un altro mestiere, mi alzo la mattina orgoglioso di quel che faccio, per i miei figli, per i figli di Corleone, per il nostro Paese. Sono orgoglioso – ha concluso Salvini – che dal cuore della Sicilia oggi possa arrivare l’idea che la mafia non vince. Vinceranno i giovani, vince il futuro, che ha memoria del passato ma guarda avanti. è mio dovere liberare il Paese dai nuovi occupanti che sono mafia, camorra e ‘ndrangheta e darò tutto ciò che posso dare per questa battaglia”.