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Mafia, 19 arresti fra Palermo e New York. Si era ricostituito il clan degli Inzerillo

mercoledì 17 Luglio 2019

Più di 200 uomini della Squadra Mobile di Palermo, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation (FBI) di New York hanno eseguito 19 arresti e fermi, disposti dalla Dda del capoluogo siciliano, di boss e gregari del mandamento mafioso di Passo di Rigano (Palermo).

Attorno alle 3 di notte è scattato il blitz, denominato “New connection”, che ha svelato il forte legame tra Cosa Nostra palermitana e la criminalità organizzata statunitense, in particolare il potente Gambino Crime Family di New York. Fra gli arrestati ci sono gli eredi delle famiglie Gambino e Inzerillo.

Nel quartiere di Passo di Rigano avevano ricostituito la loro roccaforte importanti esponenti della famiglia mafiosa degli Inzerillo, una storica cellula criminale palermitana sterminata dal capomafia Totò Riina negli anni ’80, durante la seconda guerra di mafia. Gli esponenti della famiglia Inzerillo, costretti a rifugiarsi negli Usa, rientrati in Italia nei primi anni 2000, avevano ricostituito le fila della ‘famiglia’, anche grazie al ritrovato equilibrio con i vecchi nemici. I Gambino, invece, esercitavano il loro potere soprattutto in provincia, nei pressi del paese di Torretta, in provincia di Palermo.

In manette è finito anche il sindaco di Torretta, Salvatore Gambino, che è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Fra gli arrestati c’è Alessandro Mannino, nipote di Totuccio Inzerillo, ma anche Rosario Gambino, trafficante di droga ben noto agli investigatori, sui cuyi viaggi fra la Sicilia e gli Usa anni fa aveva indagato anche il giudice Giovanni Falcone.

Blitz antimafia, ecco i nomi degli arrestati

Salvini: “Il modo migliore per onorare la memoria dei martiri dello Stato”

La giornata comincia splendidamente con un durissimo colpo alla mafia sull’asse Palermo-New York.Orgoglioso della nostra Polizia di Stato e degli inquirenti italiani!“. Lo scrive sul suo profilo twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini a proposito arresti e fermi, disposti dalla Dda del capoluogo siciliano, di boss e gregari del mandamento mafioso di Passo di Rigano (Palermo).

Il ministro ha poi scritto un secondo tweet: “A due giorni dall’anniversario della strage di via D’Amelio, in cui vennero assassinati Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, la lotta senza tregua al cancro mafioso è il modo migliore per onorare la memoria di tutti i Martiri dello Stato“.

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