Duro attacco della deputata di Fratelli d’Italia a Montecitorio Ella Bucalo al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio sugli Lsu di Palermo, dopo la convocazione dell’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone a Roma: “Siamo alle solite – afferma –, parlano di rinnovamento ma applicano le vecchie regole“.
“Luigi di Maio, capo politico del M5S e ministro del Lavoro, a ridosso di una competizione elettorale tira fuori la storia dei seimila lavoratori socialmente utili che in Sicilia da anni vivono una situazione di assoluta precarietà, pur di recuperare voti. Il ministro nei giorni scorsi – afferma Bucalo -, ha dato mandato al suo Ufficio di Gabinetto, ‘Pur nella consapevolezza che il tema sia di rilevanza esclusivamente regionale’, di predisporre un incontro (a Roma il 4 giugno), con l’Assessore Regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e del Lavoro. Tutto molto interessante, forse anche utile, ma sicuramente considerato il periodo elettorale, piuttosto sospetto”.
“Personalmente ho presentato in commissione lavoro diverse risoluzioni in favore degli Lsu. Nella n° 7-00147 del 9 gennaio, si impegna il Governo, ad adottare iniziative per rivedere la normativa nazionale, alla luce di quella regionale e di una sentenza della Corte di Cassazione. Intervenire sulla retribuzione e prevedere la riserva del 30 per cento in tutti i concorsi e/o bandi di selezione. Insomma – conclude Ella Bucalo – forse ‘qualcuno’ si è già fatto carico della situazione, ma evidentemente Di Maio, era troppo impegnato per accorgersene”.
Lsu siciliani, vertice a Roma. E dal Ministero una frecciatina alla Regione