Sulla vicenda della retrocessione del Palermo in Serie C e sulla decisione del Tribunale nazionale federale in merito al deferimento della società rosanero nell’ambito del procedimento per le presunte irregolarità gestionali tra il 2014 e il 2017 è intervenuta l’Ugl del capoluogo regionale.
“Analizzando la situazione del Palermo calcio – spiega Filippo Virzì, Portavoce dell’Ugl di Palermo – la giustizia ordinaria lo assolve per insussistenza dei fatti addebitati, quella sportiva lo condanna per gli stessi fatti e lo manda direttamente in Serie C. Il tribunale fallimentare di Palermo ha di recente assolto il Palermo con sentenza definitiva dalle accuse di falso in bilancio e di fallimento.
Il Tribunale Federale Nazionale, sulla base della stessa accusa e della stessa documentazione di falso in bilancio per i tre anni dal 2014 al 2017, ha invece condannato la società rosanero portandola all’ultimo posto della classifica di quest’anno. Ciò nonostante la Covisoc, organo federale che controlla la regolarità dei bilanci delle società di calcio, ha sempre dato il via libera all’iscrizione della squadra al campionato.
Per di più, passando sopra ogni regola del diritto, la Lega Calcio di serie B ha reso subito esecutiva la sentenza del TFN decretando così la retrocessione del Palermo in serie C, senza tener conto del secondo grado di giudizio che terminerà entro i prossimi dieci giorni. L’ingiustizia è palese, – conclude Virzì – così come il disconoscimento delle regole di diritto che valgono in ambito sportivo quanto in quello civile”.