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“Siamo stati condannati a un dolore eterno. Hanno tolto la vita di Mario e hanno distrutto la nostra ma da sempre conosco il volto dell’assassino e non mi sono mai sbagliata. Mario Biondo avrà giustizia, tutti hanno capito che Mario è stato ucciso. Chi non vuole capirlo vuole coprire l’omicidio”. A raccontarlo, in una intervista a “ilSicilia.it”, è Santina Biondo, la madre del cameraman palermitano trovato morto in Spagna, nel suo appartamento a Calle de La Magdalena, il 30 maggio 2013 in circostanze misteriose.
Aspettando l’esito della terza autopsia, la pista del suicidio è ormai crollata, emergono anomalie sempre più inquietanti e la Procura generale di Palermo ha disposto ulteriori 6 mesi di indagini. La famiglia di Mario, con incrollabile convinzione, non ha mai avuto dubbi sull’infondatezza della tesi del gesto estremo (risultato con cui la giustizia spagnola archiviò invece il caso 6 anni fa) e la mamma lancia un eloquente monito: “Andremo fino in fondo, se necessario anche all’Eurojust. Mario è stato ucciso, e poi il suo cadavere è stato riposizionato. Non c’è mai stato nessun gioco auto-erotico e non c’entra nulla la cocaina”.
La madre del cameraman ha risposto alle recenti accuse del detective e criminologo spagnolo Eduardo Navasquillo: “Navasquillo è un detective che a suo tempo avevamo ingaggiato e pagato. A questo punto dovrà renderci conto di tutto quello che ha detto e che ha fatto. Ci aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per dimostrare che si è trattato di un omicidio ma poi ha cambiato versione. Adesso nelle sue parole rivedo quello che diceva Raquel, che sosteneva Mario si fosse suicidato per problemi di fertilità. Mario invece non era sterile e non esiste che si sia suicidato per questo”. Navasquillo è stato imbeccato a fare quelle dichiarazioni, è stato lui a contattare “Le Iene”. Chi ha ammazzato mio figlio gli ha detto di sporcare la memoria di Mario Biondo. Noi non siamo bugiardi, abbiamo sempre detto la verità. Da quando, piuttosto, come invece lui sostiene, la Polizia scientifica fa esami tossicologici: se il detective ha questo lo documento, ce lo dia”.
“Non abbiamo mai creduto e nemmeno pensato che Mario si sia suicidato ed è meglio non parlare dell’autopsia fatta in Spagna. E ‘falsa”. Nell’intervista, Santina Biondo svela racconta il comportamento della moglie di Mario, la showgirl spagnola, Raquel Sanchez Silva, e soprattutto analizza le tante anomalie e i misteri da chiarire e accertare sul tragico destino di Mario: dall’orario della morte a quello del ritrovamento, al giallo del luogo esatto dove si trovava Raquel la notte del 30 maggio 2013, il ruolo del cugino di Raquel, Enrique, e l’amicizia tra la donna ed il potente imprenditore Kike Sarasola.
Santina conferma che Mario Biondo stava indagando sul passato della moglie: “Mario cercava qualcosa ed era andato, in maniera mirata, sui siti pornografici. La sua chiave di ricerca è sempre “Raquel Sanchez Silva”. Cercava un video porno. C’è molta gente che sostiene che Raquel abbia girato dei video porno e che esistono, ecco perché Mario a mio avviso ha iniziato a cercare questo video. Accanto al computer di Mario, sotto la tastiera c’era un link: lei ha detto che era un indirizzo email. Poi invece mi ha detto: “E’ un link che ho spento 5 anni fa, come ha fatto a scoprirlo (Mario, ndr)?”. Infine un’amara bordata a Raquel: “Mai un pensiero e mai un ricordo su Mario, lo ha cancellato dalla sua vita, ha anche fatto delle provocazioni con il suo nuovo compagno e ci ha anche denunciato. Quanto fango ha gettato su Mario. Non ha avuto nessun rispetto per il nostro dolore”.