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Caso Biondo: la Procura chiede incidente probatorio. Sarà la prova dell’omicidio?

giovedì 22 Marzo 2018

La Procura Generale di Palermo vuole l’esecuzione di un incidente probatorio per fare chiarezza sul mistero della morte di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato senza vita nel suo appartamento di Madrid il 30 maggio 2013.

Roberto Scarpinato e Domenico Gozzo, titolari dell’inchiesta – spiega la madre di Biondo, la signora Santina – hanno chiesto al Gip l’incidente probatorio affinché si faccia finalmente chiarezza sui lati oscuri che avvolgono l’omicidio di Mario. Siamo certi che possa essere un ulteriore passo decisivo verso la verità, per assicurare alla giustizia chi ha ucciso mio figlio”.

Nelle scorse settimane la Procura generale di Palermo ha avocato a sé il caso e se ne sta occupando adesso, in prima persona, il Procuratore generale Roberto Scarpinato, intenzionato a vederci chiaro nell’inquietante vicenda della tragica sorte di Biondo e con la convinzione che la vera dinamica della morte di Mario Biondo non sia stata quella di un suicidio. La famiglia di Mario Biondo non ha mai creduto alla tesi del suicidio e ritiene che Mario sia stato barbaramente ucciso e che successivamente sia avvenuta una messa in scena per depistare la verità. E’ una morte, d’altronde, assurda ed inspiegabile quella di Mario Biondo, una vita davanti e una carriera in ascesa.

Mario Biondo con la moglie Raquel Sanchez Silva

Si era sposato il 22 giugno 2012 a Taormina con la showgirl spagnola Raquel Sanchez Silva, lei conduceva il reality Supervivientes ed il cameraman del programma era proprio Mario. Le nozze al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano furono considerate e viste da tutti come il matrimonio dell’anno, un successo che venne ammirato e applaudito anche da turisti e passanti. Poi la tragedia, il ritrovamento del corpo di Mario nell’appartamento in cui viveva a Calle Magdalena e un’indagine subito chiusa dalle Autorità spagnole come suicidio.

Tanti, troppi i misteri mai chiariti, d’altronde, a partire dal doppio solco sul collo di Mario, largo circa otto millimetri e incompatibile con la pashmina con cui per gli inquirenti spagnoli si sarebbe impiccato. Poi il fatto che gli oggetti della libreria a cui il corpo è stato trovato appeso sono rimasti immobili nella loro posizione originaria, senza cadere a terra per gli spasmi che avrebbero dovuto attraversare il corpo di Mario in fase di morte.

i-segni-dei-colpi-inflitti-a-mario-biondoPer non parlare, poi, del livido che si intravede dalle foto del cadavere sulla tempia sinistra. La madre di Mario Biondo si è detta “convinta che quest’incidente probatorio, se si farà, potrà portare a una svolta, anche perché in caso di processo rappresenterebbe una prova fondamentale. Potrebbe far saltare fuori degli indagati o fare addirittura scattare degli arresti – aggiunge la signora Santina – A quel punto la Procura avrebbe la prova provata che si è trattato di un omicidio come noi sosteniamo con tanti riscontri sin dal primo giorno”.

La comunicazione dell’incidente probatorio è stata notificata anche alla vedova di Mario, Raquel Sanchez Silva, che risulta anche lei parte offesa. Da parte della conduttrice spagnola, però, solo il silenzio. “Il nostro avvocato ha fatto richiesta per ben due volte in Spagna per fare riaprire il caso, e lei in entrambe le occasioni si è opposta, da parte sua a noi è arrivato solo questo”, ha detto la madre.

E adesso potrebbero riaccendersi i riflettori proprio sulla posizione di Raquel. La donna aveva dichiarato di essere partita in auto già il 29 maggio – nelle ore cioè precedenti la morte di Mario Biondo – per Plasençia per accompagnare uno zio, il giorno dopo, in ospedale dove questo parente si sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico. Lo stesso zio però la smentisce e afferma di averla incontrata solo la mattina del giorno dopo, il 30, chiarendo di essersi sottoposto a una visita, non a un’operazione.

Qualcuno, inoltre, ha effettuato una misteriosa richiesta di cambio della password dell’account Apple del Macbook di Biondo. Chi si nascondeva dietro quell’operazione informatica e cosa cercava nel computer di Mario Biondo? Un altro dei tanti nodi da sciogliere in un giallo in attesa della chiarezza chiesta a gran voce dalla famiglia di Mario Biondo.

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