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Non si è fatta attendere la risposta degli ultras rosanero della CNI (Curva Nord Inferiore) rispetto al respingimento del ricorso da parte della Corte Federale d’Appello. The show must go on! Questo ha sentenziato il secondo grado di giudizio della giustizia sportiva, ma i tifosi non ci stanno. Nella serata di oggi, a decisione già presa da parte della Corte d’Appello, gli ultras della CNI hanno appeso diversi striscioni di protesta in città.
Il linguaggio è sicuramente duro, figlio della rabbia di queste ore. Gli striscioni sono stati appesi in diversi punti strategici della città: dalla Cala a Piazza della Pace fino ad arrivare alle balaustre dello stadio Renzo Barbera. Gli indirizzatari degli insulti sono vari. Il più bersagliato è sicuramente il presidente della Lazio, Claudio Lotito, detentore inoltre delle quote societarie della Salernitana, società alla cui presidenza risiede Marco Mezzaroma, consigliere della Lega di B, lo stesso organo che ha deciso di dare esecutività alla sentenza di primo grado del Tribunale Federale, avviando così tutto l’iter dei play-off.
Non sono mancati improperi anche per l’ex presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, epitato come “boia” in uno degli striscioni appesi in città. Non è stata risparmiata nemmeno la Lega Serie B, considerata quindi fra i principali responsabili della situazione in cui si trovano costretti i rosanero in quanto ha dato il via libera all’avvio dei play-off, nonostante il Palermo calcio non sia stato condannato in via definitiva.
Vari gli improperi usati negli striscioni, da “verme” a “infame” fino ad arrivare anche i “bastardi”.