Ci sono i bimbi di Chernobyl, orfani o figli di famiglie poverissime. Al sole di Sicilia, ogni anno, riassaporano vita e salute, per un mese d’estate ed a Natale. Ci sono i bimbi degli orfanotrofi ucraini per i quali i genitori messinesi hanno ottenuto il via libera all’adozione internazionale. Ma a Messina non sono più tornati. Dapprima fermati dal covid e adesso dalla guerra. Rimasti in Ucraina, evacuati da orfanotrofi o da abitazioni poverissime, soli di fronte all’arrivo delle bombe.
MESSINA SI MOBILITA
Per tutti questi bambini a Messina si stanno mobilitando le famiglie, le associazioni, ed è fortissimo l’appello di Fabio Angelo Costantino, Garante dell’infanzia del Comune di Messina. A lui sono arrivati i primi messaggi di accorati di coppie che, dopo due anni di covid ed ancor più di rigide regole per l’adozione, hanno ottenuto l’abbinamento e l’affidabilità. Ora però quei loro piccoli non ci sono più certezze, neanche sulla loro collocazione in questo momento.
IN AFFIDO O IN ADOZIONE
Altri messaggi li ha ricevuti da chi ha già da anni l’affidamento temporaneo dei bambini di Chernobyl. Messina ha infatti un legame fortissimo con quella realtà e da quasi 30 anni i figli cresciuti nella terra devastata dall’incidente nucleare vengono ogni anno, sia in estate che a Natale, accolti da quelle che sono ad ogni titolo considerate famiglie.
Ci sono molte famiglie messinesi che dopo i primi anni di affido temporaneo hanno ottenuto l’adozione. Storie meravigliose cresciute dai semi di una tragedia.
Queste mamme, questi papà, queste sorelle e fratelli, sono terrorizzati perché non sanno più nulla del destino dei loro bimbi.
IL COVID E LA GUERRA
“La paura è tanta-commenta il Garante per l’infanzia Angelo Fabio Costantino- Già per queste famiglie è una sofferenza veder partire questi bambini a fine estate e a Natale per il rientro in Ucraina. Poi a causa del Covid non li hanno visti per quasi due anni. Solo la scorsa estate c’è stata qualche possibilità. In Ucraina non ci sono le case famiglia, le comunità come da noi in Italia. Ci sono orfanotrofi che ricordano le nostre realtà degli anni ’30. Le condizioni di migliaia di bambini di ogni età sono difficilissime”.
GENITORI IN ATTESA
Ci sono poi i casi di quei genitori che hanno avviato le pratiche per l’adozione internazionale scegliendo l’Ucraina. In questi casi (in Italia sono oltre un centinaio) l’iter è molto complesso e lungo ed è stato rallentato per il covid. L’Ucraina è stato uno dei primi Paesi a riattivare le procedure per le adozioni dopo la pandemia ma la guerra ha di fatto bloccato ogni cosa.
CORRIDOI UMANITARI
“Gli orfanotrofi sono stati evacuati, purtroppo giungono notizie frammentate. C’è chi dice che in alcuni casi gli orfani sono stati trasferiti in Polonia e l’angoscia delle famiglie qui aumenta. Potremmo salvare la vita a tantissimi bambini se si attivasse un corridoio umanitario internazionale”.
MESSINA C’E’
A Messina, oltre alle famiglie affidatarie, c’è chi sta dando la propria disponibilità per accogliere i minori. In piazza contro la guerra e per chiedere un intervento sono state le famiglie dell’associazione Arca senza confini, una vera e propria comunità costruita sull’amore per i piccoli ucraini.
METTERE I BIMBI AL SICURO
“E’ urgente mettere al sicuro tutti i bambini dell’ Ucraina soprattutto i minori in stato di abbandono ospiti degli orfanotrofi.- prosegue Costantino- Spero che i parlamentari messinesi si facciano portavoce con il Governo e la Farnesina perché attraverso una mozione internazionale si possa permettere a questi bambini di ricongiungersi con i genitori italiani a cui sono stati già abbinati, attraverso l’istituto dell’adozione internazionale, ed in attesa di definitivo affidamento. Si apra un canale emergenziale immediato perché tutte le coppie, che hanno già ricevuto l’ idoneità all’adozione dai competenti Tribunali per i minorenni, possano accogliere i bambini Ucraini soli ed in pericolo. Si avviino, infine, tutte le iniziative affinché si attivino tutti i canali di affidamento familiare temporaneo internazionale perché i bambini possano essere messi in sicurezza sino alla conclusione di questa assurda guerra.Alle armi si risponde anche con l’umanità e la solidarietà”.
Oggi Costantino si rivolgerà all’Autorita’ Garante dell’Infanzia nazionale perché intervenga con il Governo Draghi ed i Presidenti di Camera e Senato.
IL GOVERNO AL LAVORO
Nel frattempo i ministri Bonetti e Di Maio si stanno attivando per accogliere i minori orfani in Italia. Nella cornice dei rapporti già esistenti tra Italia ed Ucraina in materia di adozioni internazionali il governo si sta impegnando per attivare corridoi speciali e consentire ai minori di raggiungere in sicurezza il nostro Paese. L’Ambasciata italiana in Ucraina è al lavoro per creare le condizioni di partenza ed in Italia la Commissione per le adozioni internazionali si occuperà dell’accoglienza.