La chiusura della Tonnara di Favignana di ieri 31 maggio, dà la stura al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, per delle critiche sprezzanti contro la Lega. Negli ultimi mesi non è stato molto tenero nei confronti delle politiche nazionali del partito guidato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Stavolta, però, se la prende anche con quello che dal risultato delle Elezioni Europee in poi è stato il convitato di pietra: gli elettori.
“Sono dei buzzurri che ci odiano – afferma Miccichè riferendosi ai leghisti – e pensare che i siciliani non capiscano che ci prendono per il culo e gli danno i voti mi fa davvero impazzire. A Favignana hanno dato il 30% alla Lega la settimana scorsa e ora arriva il ringraziamento immediato: chiusura della Tonnara”.
Il riferimento è alla decisione del Mipaaft che ha assegnato le quote di tonno indivise alle tonnare fisse della Sicilia e Sardegna riservandone all’Isola solo 14 tonnellate a fronte delle 80 che, invece, servirebbero all’azienda titolare della tonnara, la Castiglione, per il sostentamento economico dell’attività. Da qui la chiusura immediata.
A margine di un evento a Palazzo dei Normanni, il numero uno dell’Ars ha poi aggiunto: “È gente cattiva, che ci odia, ho sempre ritenuto i siciliani un popolo intelligente e invece non capiscono che questi ci prendono in giro per ammazzarci, perché ci vogliono morti”.
“Gli hanno dato il 30%… ammazzerei uno ad uno quelli che li hanno votati. Sto cominciando a vergognarmi di essere siciliano”.
Dopo il risultato, in Sicilia, delle Elezioni Europee del 26 maggio, alcuni rumor profilano l’ipotesi di un ingresso nella Giunta regionale della Lega. L’ulteriore stoccata di Miccichè non renderà probabilmente vita facile ad eventuali scelte del governatore siciliano, Nello Musumeci, che nei giorni scorsi ha dichiarato che la Lega non ha chiesto di entrare nella compagine governativa.
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