L’Associazione Direttori Albergo Italia (ADA) – Sicilia, realtà con carattere professionale nel contesto dell’industria dell’ospitalità, rafforza la sua azione e sviluppa all’interno e all’esterno relazioni sociali, per valorizzare il patrimonio culturale di settore ed i valori della tradizione alberghiera italiana. ADA Sicilia punta in modo sempre più concreto e mirato alla valorizzazione dei propri associati e al loro aggiornamento professionale. La prestigiosa associazione è stata costituita a Milano nel 1955 e raggruppa in Italia oltre seicento direttori. In Sicilia per il quadriennio 2019 / 2022 l’associazione è presieduta da Venero Serio, messinese operante a Cefalù, coadiuvato da Carmelo Cannizzaro (Siracusa), Roberto Cardone (Taormina), Ivetta Reina e Lino Scuderi (entrambi di Catania).
Il motto coniato, dal presidente Venero Serio, per il nuovo quadriennio è: “Tradizione verso il Rinnovamento”, una frase che traccia la rotta su quello che sarà l’impegno da qui ai prossimi anni ed è volta a sottolineare il legame con il passato e la storia di A.D.A Sicilia ma con una visione sull’evoluzione del mondo dell’hotellerie e turistico in generale. Tra le varie argomentazione che il nuovo direttivo siciliano sta portando avanti, sposando le linee del direttivo nazionale, è l’importanza del ruolo propulsivo che il Direttore d’Albergo potrebbe avere nel contesto sociale e istituzionale con l’inserimento di tale figura all’interno di enti pubblici per poter dare la propria collaborazione, in termini di consulenza, in argomentazione di settore con risvolti nei servizi ad esso collegati.
L’A.D.A Sicilia già fa parte del Comitato tecnico scientifico I.P.S.S.A.R “G. Falcone” di Giarre (Catania), con partecipazione e testimonianza nell’ultimo incontro Erasmus 2018/2019 “Cibo, Cultura e Tradizioni a confronto” tra l’Istituto etneo e il Lycée de Gascogne di Bordeaux. Ha siglato un protocollo d’intesa con l’I.T.S “Fondazione Archimede” di Siracusa, per il coinvolgimento in attività di formazione turistico/manageriale. Inoltre, altri incontri e seminari sono in programmazione dal prossimo settembre con istituzioni scolastico/professionali ed universitarie.
Durante l’ultima assemblea dei direttori A.D.A, uno degli argomenti all’ordine del giorno è stata la tassa di soggiorno, imposta già da tempo dibattuta sulle cronache nazionali e locali dalle associazioni di categoria e non solo. In modo coeso tutti gli associati, sono consci, che purtroppo l’imposta di soggiorno non sempre viene utilizzata per finalità turistiche, di contro in alcune realtà si assiste al mancato versamento da parte del settore nelle casse comunali. In diversi comuni, in Italia sono circa mille, negli anni si è assistito ad incrementi ingiustificati del tributo senza che i turisti ospiti degli alberghi abbiano trovato dei benefici evidenti a livello infrastrutturale e dei servizi nelle località da loro scelte sia per business che per vacanza. Il gettito d’imposta relativo è notevole da Nord a Sud ma purtroppo i benefici per gli ospiti, ad oggi, sono esigui.