Guarda il video in alto e in basso
“Finalmente poniamo fine al calvario del consorzio di bonifica. Invece di dare acqua agli agricoltori, i governi precedenti hanno dato soltanto bollette salatissime e nient’altro. Una riforma che dovrebbe mettere un punto ad una vicenda dolorosa che ha fatto di un ente, immaginato per lo sviluppo dell’agricoltura, un carrozzone clientelare. Saniamo un ente che è stato fortemente devastato. Che è stato un ‘sacco’ della politica”. Queste le parole del presidente Nello Musumeci, durante la conferenza stampa a Palazzo d’Orleans per la presentazione del nuovo disegno di legge sui Consorzi di Bonifica per l’agricoltura in Sicilia.
La riforma mira ad istituire un unico Consorzio a differenza della vecchia legge regionale ( 5/2014) in cui i trust erano suddivisi in: “Sicilia occidentale” e “Sicilia orientale”. Il nuovo disegno di legge è articolato in 4 Comprensori territoriali di bonifica, definiti sulla base di unità idrografiche ed idrauliche omogenee. Gli obiettivi principali della riforma, si legge nelle slide distribuite ai giornalisti, “mira alla modernizzazione l’irrigazione e alla giustizia retributiva dei lavoratori”.
“L’obiettivo di questa legge quadro di riforma è quella di restituire all’agricoltura il suo sviluppo”, afferma Ezio Castiglione, consulente sui temi dell’agricoltura del presidente Musumeci. “Da oltre un decennio non si fanno ammodernamenti nei terreni. Da queste premesse abbiamo lavorato per fare questa legge che consente di ridisegnare i compiti del Consorzio di bonifica agli agricoltori”.
Alla conferenza stampa, assente giustificato in quanto in trasferta a Roma, l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera. Presente però, il direttore generale, Dario Cartabellotta: “L’irrigazione – dice – diventa strategica. In Sicilia abbiamo una quantità di invasi quasi di un miliardo di metri cubi d’acqua. Ma se non si realizzano gli investimenti non si possono fare i passaggi alla rete efficiente. Questo disegno di legge mette insieme: l’aumento di superficie irrigua ed un aumento di fatturato di quasi un miliardo di euro”.
Alla domanda sui tempi in Giunta, Musumeci ha risposto che “Verrà approvato non appena l’ufficio legale ci darà l’ok, penso quattro-cinque giorni. Subito dopo andrà in Aula e poi passerà alla commissione di merito”.
“Speriamo che il Parlamento Siciliano non stravolga questo disegno di legge. Abbiamo ricevuto i complimenti da parte dei sindacati e dei datori di lavoro – conclude Musumeci – i quali hanno collaborato a questa riforma“.
Guarda il video in alto e in basso