La bella stagione è arrivata, ma a Birgi nessun turista o quasi e l’aeroporto di Trapani rimane ancora in condizioni critiche. Il Traffico passeggeri ridotto ai minimi termini e la situazione societaria tra la liquidazione e la fusione non è delle migliori.
Quest’oggi a Palazzo d’ Orleans sarà indetto il comitato tecnico-istituzionale, istituto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per definire le possibili strategie di rilancio dell’aeroporto di Trapani. All’incontro – che serve a fare il punto sulla situazione attuale dello scalo di Birgi – oltre al governatore saranno presenti gli assessori regionali alle Infrastrutture Marco Falcone e all’Economia Gaetano Armao; il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Trapani, Raimondo Cerami; il presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale, Rosalia D’Alì; il presidente della Camera di commercio di Trapani, Giuseppe Pace; il presidente e il direttore generale dell’Airgest – la società di gestione dello scalo trapanese – Paolo Angius e Michele Bufo e altri amministratori comunali del trapanese.
L’obiettivo è quello di tentare la fusione tra l’Airgest, società che gestisce lo scalo trapanese e la Gesap dell’aeroporto di Palermo. Una fusione di cui si parla da molto tempo, ma al momento rimane solo una “bella idea”.
L’idea rimane tale ed è difficile da attuare in quanto l’Airgest avrebbe un buco di 4 milioni di euro che non piace a Gesap. Per l’assessore Falcone è possibile colmare parte del debito, riformulando vari servizi aeroportuali come l’assistenza passeggeri, pulizia, servizi di scalo, ecc.
I servizi a quanto pare costano circa due milioni di euro, costi che andrebbero colmanti e ridotti attraverso la fusione con loscalo del capoluogo siciliano. Ma al di là delle soluzioni che la politica ha in mente, i numeri e le percentuali dell’aeroporto di Birgi, sono inesorabilmente in calo. Stando alle cronache, i numeri del 2019 dicono che nei primi quattro mesi a Birgi sono transitati 134.863 passeggeri, una diminuzione del 13,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il segno negativo era però stato decisamente più drammatico con un -59,9% rispetto ai primi quattro mesi del 2017. Nello specifico ad aprile a Birgi sono passati 29879 passeggeri, mentre i movimenti tra partenze e arrivi sono stati in totale 416, con un calo dell’8% in meno rispetto al 2018.
Intanto ecco che arriva una petizione firmata da oltre 7mila persone su Change.org. E’ una delle iniziative lanciate dal comitato di cittadini #SeVoloVoto per salvare lo scalo aeroportuale. Un comitato di protesta, si legge sulla pagina Facebook, “apolitico e apartitico, nato per salvare l’aeroporto di Birgi”.