Da indagata a eroina il passo è breve. E un’eroina, osannata da parte del mondo politico e da parte della stampa, non si sottrae di regola a commenti e interviste. E così, ecco che sul giornale tedesco “Der Spiegel” in un’intervista in edicola sabato 6 luglio, Carola Rackete, la comandante della Sea watch dà i propri giudizi sulla politica italiana in fatto di immigrazione e sui commenti del vicepremier.
“La politica di Salvini ha violato i diritti umani – racconta la Rackete – il suo modo di esprimersi è irrispettoso, non è appropriato per un politico di alto livello”.
L’equipaggio, spiega, ha inviato rapporti medici giornalieri sulle condizioni dei soccorsi, anche al Centro di soccorso italiano a Roma “ma nessuno ha ascoltato, nessuno ha risposto”. Eppure, tutti i migranti che avevano presentato disturbi sono stati fatti scendere prima dalla nave Sea watch e sbarcati a Lampedusa.
Ma la “capitana” ne ha per tutti: non contenta di attaccare il governo italiano, la Rackete se la prende, infatti, anche con il governo del suo Paese, la Germania: “A livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare. Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo. Ha fallito il ministro degli Interni Horst Seehofer, che non aveva alcun desiderio di accettare le offerte delle città” di ospitare i migranti a bordo della nave”.