Guarda la video intervista in alto
L’avvocato Ugo Forello si leva qualche sassolino dalla scarpa all’indomani dell’espulsione dal Movimento 5 stelle, decretata dal Consiglio dei probiviri nei suoi confronti e della collega di partito Giulia Argiroffi.
Nei mesi scorsi Forello si era dichiarato indipendente rispetto al gruppo consiliare dei 5 Stelle dopo le polemiche seguite alle sue prese di posizione critiche verso la linea del movimento nazionale su temi come quello dell’immigrazione, ma incomprensioni c’erano state anche all’interno del gruppo al Comune di Palermo con gli altri suoi colleghi: “Quello che mi si contesta è un reato di opinione. Nel Movimento evidentemente non si può esprimere il dissenso. La riposta del M5s nei miei confronti è stata una strategia dell’isolamento. La spinta anche emotiva e valoriale da cui è nato il Movimento non ha nulla a che vedere con ciò che è diventato adesso. Io provo molta pena per il Movimento… Così, il Movimento si è condannato alla totale irrilevanza politica. A Palermo è finito”, afferma al ilSicilia.it.
L’avvocato, tra i fondatori di Addio Pizzo, parla di “giochi scorretti” nel Movimento e afferma che ci sarebbe una parte che gestirebbe le sorti dei grillini palermitani, rappresentata dal giovane deputato nazionale Adriano Varrica (già collaboratore a Bruxelles dell’allora parlamentare europea dell’Italia dei Valori, Sonia Alfano): “C’è una parte del Movimento – afferma – rappresentata oggi certamente dal buon onorevole Varrica & Company che cerca di imporre quella che è la linea nazionale, contro la quale nessuno può fare nulla”.
Ma Forello va oltre…“Io – afferma – mesi fa ho avuto un incontro nella nuova sede in via Libertà del Movimento 5 stelle in cui l’onorevole Varrica mi disse che non potevo assumere posizioni contrarie al volere dei vertici e se lo avessi fatto me ne sarei assunto la responsabilità. Io l’ho vissuta quasi come una minaccia. E comunque, col senno di poi si è verificato quello che il signor Varrica aveva detto”.
“Il Movimento 5 stelle a Palermo non esiste più. Oramai – dice ancora l’ex candidato sindaco dei grillini – è un movimento che non tollera il dissenso soprattutto da chi è già abbastanza strutturato. Vedi me e la mia esperienza con Addio Pizzo”.
Riguardo al futuro, Forello non chiude la porta alla possibilità di continuare a impegnarsi per Palermo: “Adesso è il momento di riflettere. Se si creeranno le condizioni per lavorare a un progetto in cui ciascuno potrà fare la propria parte, allora io potrò fare parte di questo progetto. Ma è un modello totalmente diverso rispetto a ciò che ha rappresentato Orlando e per farlo occorre partire fin da adesso”.
Guarda la video intervista completa in alto