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Come ha anticipato ilSicilia.it (LEGGI QUI), la SIS ha ormai deciso di lasciare definitivamente il cantiere del Passante Ferroviario. Il contenzioso con le RFI si è chiuso nel peggiore dei modi, lasciando Palermo in balia di un appalto incompleto.
E dopo 11 anni di lavori, tra presunte infiltrazioni mafiose, varianti, imprevisti geologici e guerre a colpi di carte bollate in Tribunale, un nuovo guaio per la città: lo “smobilitamento” dei cantieri sia a Notarbartolo che a Belgio (dove la talpa TBM “Marisol” ha scavato il tunnel in tempi record) sta lasciando un ulteriore mistero: la via Monti Iblei – che da progetto originario doveva essere resa “verde”, in realtà sarà ripristinata senza aree verdi. Tra via Monte San Calogero e viale Francia rimarrà a senso unico, con una strana rientranza.
A confermarlo Marcello Susinno, Consigliere Comunale di Sinistra Comune, che nei giorni scorsi ha posto un’interrogazione a Palazzo delle Aquile: «Nuovo mistero sul progetto di prolungamento viario di Viale Francia e Via Ugo La Malfa: su alcune aree espropriate e consegnate al Comune non se ne sa nulla».
«La questione non è di poco conto – denuncia Susinno – perché così si rischia di fare inceppare la macchina relativa alla realizzazione dei lavori inerenti e connessi il prolungamento Viario Viale Francia a Via Ugo La Malfa. In passato casi del genere hanno determinato contenziosi durati pure decenni. L’area in questione, dove dovrebbe sorgere il prolungamento viario, è stata regolarmente espropriata in favore del Comune, con tanto di verbale di consegna sottoscritto nel mese di Gennaio 2019; ma dal Comune non se ne sa nulla. Anzi da un’apposita mia interrogazione – dice Susinno – mi si riscontra che “non risulta che le aree espropriate siano state oggetto di consegna all’Amministrazione comunale”. L’esito dell’atto ispettivo è giunto anche sui tavoli dei vertici di Italferr – dice Susinno – e non ho difficoltà nel pensare che il contenuto del riscontro stia creando un certo imbarazzo rispetto ad una questione che è stata definita con tanto di verbale sottoscritto agli inizi dell’anno.
Non capisco cosa succede – si chiede Susinno – il tema non è di poco conto proprio perché in questi giorni si stanno definendo i dettagli per procedere all’affidamento dei lavori di realizzazione di detto prolungamento stradale nonché di tutti i lavori connessi relativi alla sistemazione a verde della viabilità compresa tra la via Nuova e la Via Stazione San Lorenzo. E pertanto – conclude – necessario chiarire il tutto in tempi strettissimi».
Ma non finisce qui.
Il progetto della cosiddetta “Variante Tratta B Notarbartolo-La Malfa” approvata nel 2008 dal Consiglio Comunale (n° 524 del 05/08/2010) prevedeva una prescrizione importante che il Comune di Palermo ha completamente “dimenticato”: avrebbe dovuto mettere mano all’Accordo di programma (tra Comune e RFI) per la creazione di un nuovo asse interno, sopra l’ex sedime ferroviario ormai interrato, per una nuova strada parallela e alternativa al Viale Regione Siciliana.
Una nuova arteria – come scrive Palermo in Progress – «in prolungamento con viale delle Alpi, realizzi fino a via Tranchina un asse di penetrazione urbana che va ad affiancarsi all’asse Strasburgo-Empedocle Restivo-Sciuti-Terrasanta».
A distanza di 11 anni, però, nulla di tutto ciò è avvenuto finora.
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