“La frutta e la verdura fanno bene, aiutano a dimagrire, sono cibi sani ed adatti soprattutto ai bambini. A patto, però, che non transitino dal mercato ortofrutticolo di Palermo, da troppo tempo trasformato in un vero e proprio letamaio a cielo aperto”, lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo dell’Udc., che prosegue: “Escrementi umani e pozze di urina in ogni angolo, wc perennemente guasti e sporchi da far paura, muri pieni di muffa, stand pericolanti, sporcizia ovunque, rifiuti lasciati a marcire per giorni sotto il sole, impianto anticendio inutilizzabile, cancelli prima aperti abusivamente ed adesso chiusi con blocchi di cemento e nessun controllo da parte della polizia municipale, che nella struttura di via Montepellegrino dovrebbe avere un presidio fisso. Insomma, quello venuto fuori stamattina durante la mia visita ispettiva è un vero e proprio girone infernale di dantesca memoria, altro che posto salubre e pulito, dove purtroppo passano quotidianamente tonnellate di merce che finiscono sulle nostre tavole”.
“La stessa Asp – aggiunge la Figuccia – lo scorso 11 settembre nel corso di un’ispezione, aveva messo nero su bianco le disastrose condizioni in cui versa il mercato, dando 20 giorni al Comune per mettere le cose a posto. Finora, però, non è cambiato assolutamente nulla, anzi stamattina ho scoperto pure l’assenza dei vigili urbani, la cui presenza potrebbe essere un valido deterrente per evitare certi comportamenti assolutamente incivili di chi frequenta ogni giorno il mercato”.
“Ecco perché il sindaco deve avere il coraggio di prendere una decisione drastica: chiudere la struttura, trovare immediatamente una soluzione alternativa e contemporaneamente provvedere ad una radicale bonifica del sito.
Non è più tollerabile prendersi gioco della salute dei palermitani: il rischio di contrarre malattie è davvero altissimo. E nei prossimi giorni, infine, andrà a verificare di persona anche le condizioni del mercato ittico alla Cala. Chissà quali altre sorprese ci riserverà”, conclude Sabrina Figuccia.