Riceviamo e pubblichiamo un articolo del giovane Mattia Caleca figlio del noto avvocato palermitano Nino Caleca.
di Mattia Caleca
Il Sud è caldo. Il Nord è freddo.
Non c’è dubbio: questa è la prima idea nella mente di tutti.
Lasciare il calore della nostra casa, la famiglia, gli amici, il mare. Si, il mare che al nord non c’è. Al Nord c’è il lago, i monti, e il freddo.
Spaesato. Questa è la sensazione di chi atterra a Milano.
E ora?
C’è freddo, siamo solo a Ottobre.
Nessuna certezza, tanti dubbi; la miscela perfetta che produce la Paura.
Un nuovo inizio. Ma da dove iniziamo? Università. È in quel luogo che tutto riparte. Impegni, amici, esami, amori. L’Università ci salva; nuovi stimoli. Lì siamo tutti ospiti: Palermo, Napoli, Bari, Roma, Firenze, Padova, Modena e altre città; cosa importa, siamo tutti fratelli, ora non più spaventati ma curiosi e forse anche eccitati.
Le lezioni insieme diventano quasi piacevoli. Ci si vede anche di sera, si gira tra i grattacieli di Milano. Una birra “in Colonne” o un aperitivo in Brera.
Ormai è passato qualche mese e la barriera di ghiaccio del Nord è stata rotta: c’è odore di casa.
Poi arriva Dicembre; ora si che fa veramente freddo, non importa. Milano a Natale prende vita. Il Duomo diventa ancora più bello.
È il momento dei saluti, per le vacanze si “scende” tutti a casa. Ormai però il significato di “casa” è aleatorio: il caldo e il freddo si sono mescolati dando vita a un qualcosa di nuovo.
Mamma e papà aspettano in aeroporto.
Il mare, era mancato tanto. Che bella Palermo.
C’è però qualcosa di strano: non ci si sente del tutto a proprio agio. Come se si fosse un ospite appena arrivato.
Si osserva tutto più attentamente: la Statua, via Libertà, il teatro Politeama, il teatro Massimo e tutto il resto.
Che bella Palermo. Non l’avevamo mai vista così.
Gli amici di una vita, il nonno e la sorella; fanno tutti festa.
Le vacanze passano subito tra un panettone e un mercante in fiera.
Siamo pronti, Milano arriviamo.
È cambiato tutto. Non abbiamo paura, siamo contenti, euforici.
Torniamo alla nostra quotidianità. Gli amici sono tutti lì, le lezioni sono ricominciate e gli esami si avvicinano. Non vediamo l’ora.
Ormai si è indipendenti, addirittura ci curiamo da soli se prendiamo la febbre.
Si lascia la famiglia, se ne trova una nuova, una in più.
Ne è valsa la pena? Si, senza dubbio.
Che bella Milano.
Che bella Palermo.
Siamo fortunati.