“Auguro al sindaco De Luca e alla sua Giunta di far bene nell’interesse di Messina. Bisogna lasciare lavorare l’Amministrazione, ma non si può offendere la dignità delle persone. Non ho paura di nessuno ma non accetterò mai più un confronto con lui”. Così in un video-messaggio sul proprio canale social l’ex sindaco di Messina, Renato Accorinti si rivolge al suo successore Cateno De Luca e lo fa con 14 minuti in cui da un lato invita De Luca ad abbassare i toni e dall’altro non gli risparmia bordate.
Accorinti dice soprattutto no alla proposta di un confronto pubblico che era stata avanzata da De Luca.
“Qui non è una guerra – afferma Accorinti -, non voglio il male di una persona e di una Giunta, le cose si dicono con obiettività e in altro modo io non so fare. La gente ha giudicato come ho lavorato, c’è chi mi ha voluto bene e chi pensa che io abbia fatto malissimo. Quello che dico al sindaco è di non prendersela perché io non ho niente di personale. So che ha invitato me e la mia Giunta ad un confronto. Ma i confronti servono per fare chiarezza e fare capire meglio ai cittadini. Se servono per fare una guerra, una battaglia, un’arena per un like e un consenso in più allora non hanno senso”.
“Mi sono confrontato per una vita intera con chiunque – continua Accorinti – abbia idee anche opposte alle mie, rispettandole. Non ho paura di nessun confronto, ho anche cambiato idea nella mia vita e quando ho sbagliato ho chiesto scusa. Possiamo aver fatto errori ma senza mai nessuna connivenza e senza atti clientelari, io sono fiero della mia Giunta di persone perbene, oneste e professionali che hanno ottenuto risultati straordinari. C’è ancora molto da fare e non ci sono dubbi, spero che De Luca possa fare meglio ancora. Non accetterò mai più un confronto con te, perché già in campagna elettorale mi è sembrato incredibile quello che ha fatto Cateno: le aggressioni a tutti, con offese a me e a Dino Bramanti. Non si è fermato alla campagna elettorale, forse è la sua modalità. Ma è una modalità che non capisco e che non capiscono in molti. Cateno, io non sono migliore di te e non voglio mettermi sul piedistallo ma la tua modalità è lontana milioni di anni e luce e non vedo nessuna positività se ci fosse un incontro. Sarebbe soltanto un’arena”.
“Io dico a De Luca: spero che cambierai – aggiunge Accorinti -. Quel linguaggio di violenza inaudita, volgarità e aggressività non è cosa buona per un primo cittadino. A me facevano critiche per la maglietta, ma qui vengono offesi tutti i cittadini, il Consiglio comunale i lavoratori, quelli delle partecipate, i sindacati e alla mia Giunta è stato detto che siamo un’associazione a delinquere finalizzata allo sperpero di denaro pubblico. E non lo pensa nessuno ciò in questa città, i miei assessori sono persone serie e oneste, che hanno lavorato in modo pulito per Messina. Ho sentito cose indecenti e irripetibili. Come si può dire che io galleggiavo nella melma? Offendere così la dignità delle persone non fa bene a nessuno. Io andavo in maglietta dal Papa e dal Capo dello Stato ma il rapporto era di rispetto e di affetto. Cateno fa il duro e il forte perché è debole. I deboli fanno i forti, non si deve usare l’autorità perché non si ha l’autorevolezza. Io non offendo e non mi permetterei, il mio è solo un giudizio politico”.