Le organizzazioni sindacali (SLC CGIL, FISTEL CIS,L UILCOM, UIL FIALS) tornano sul caso della Foss di Palermo. Per giorni, l’estate scorsa, le cronache dei giornali hanno dato ampio respiro al teatro Politeama e alla revoca lampo della nomina di Ester Bonafede, eletta i primi di giugno alla guida della Fondazione.
A condire il tutto, una documentazione dell’ex commissario della stessa Foss, Giovanni Riggio, che ha agitato un polverone sulla vecchia gestione targata Giorgio Pace. Il gossip politico che ha suscitato il cambio di rotta del presidente Stefano Santoro rispetto alla ormai ex sovrintendente Bonafede, unito alle polemiche che hanno infuocato l’Orchestra sinfonica, rappresentano fattori che hanno alzato un velo anche su quanto sarebbe avvenuto negli anni passati.
Nel frattempo, l’Orchestra sinfonica siciliana ha un nuovo sovrintendente: è Antonino Marcellino, 57 anni, docente di musicologia all’università Tor Vergata di Roma. Lo ha nominato il cda della Foss. Al momento della votazione ha lasciato la seduta un componente, Marco Intravaia, che è anche segretario del presidente della Regione, Nello Musumeci. Intravaia aveva chiesto a Santoro di non deliberare la nomina del nuovo sovrintendente per arrivare a un commissariamento dell’ente. Santoro ha invece messo in votazione la delibera.
“Nel corso di questi mesi, abbiamo segnalato una serie di criticità che riguardano la gestione del teatro Politeama e altri aspetti organizzativi del lavoro dell’orchestra e del comparto amministrativo, criticità rimaste per lo più non risolte – affermano i sindacati -.Di certo, l’aspetto più preoccupante, al di là delle singole e peculiari questioni, è l’empasse gestionale causato dai contrasti interni alla dirigenza, usciti alla ribalta della cronaca”.
“Una dirigenza che incautamente ci ha esposto anche, di nuovo, alla gogna mediatica danneggiando l’immagine della Fondazione tutta. Dall’insediamento della nuova governance abbiamo chiesto di conoscere lo” stato di salute” finanziario della Fondazione, a fronte del cambio di gestione considerando che trattasi di risorse pubbliche da gestire in un contesto di estrema trasparenza; abbiamo chiesto in osservanza alle previsioni di legge e contrattuali un confronto su attività date in appalto, incarichi professionali e un confronto sull’organico funzionale del Teatro, con la definizione di un nuovo integrativo aziendale in grado di governare il progetto culturale di una delle più importanti “Orchestre” italiane”.
Le organizzazioni sindacali vogliono vederci chiaro sulla Fondazione e pertanto chiedono esplicitamente “ai soci di questa Fondazione, la Regione Sicilia, L’assessorato al Turismo ed il Comune di Palermo di richiamare I propri rappresentanti ad una assunzione di responsabilità che ponga fine a questa querelle e in modo da convergere in una comunione di intenti che abbia come fine una migliore produzione, un miglior prodotto da offrire ai siciliani e al nostro pubblico”.