Cateno De Luca passa all’azione sulle preannunciata azione di recupero di “somme non dovute” che i dirigenti del Comune di Messina si erano assegnati in bilancio negli anni scorsi e che secondo il il primo cittadino dovranno rientrare ora “sino all’ultimo euro” nel forziere di Palazzo Zanca. Al centro della questione importi riferiti ad indennità di posizione e di risultato. Dalle parole ai fatti, il primo cittadino ha dato avvia nelle scorse ore al suo piano di rientro delle somme.
“Fino a questo momento abbiamo tolto quasi un milioni di euro di risorse assegnate ad inizio anno e non ancora spesi dai dirigenti. Domani proseguiremo”, afferma De Luca che vuole accelerare nel fare chiarezza su questa vicenda. “Lo avevo detto e lo sto facendo: i soldi che rimangono stabilirò io come usarli e non i singoli dirigenti all’insaputa della Giunta comunale”.
Secondo quanto evidenziato da De Luca l’attuale Amministrazione ha accertato che “le risorse non dovute, dal 2010 al 2019, ai dirigenti, ammontano a 4 milioni 135 mila euro, di cui con la delibera dello scorso luglio ha già bloccato 3 milioni 352 mila euro”.
De Luca, insomma, stringe i tempi e prosegue la sua battaglia su “somme che non spettavano ai funzionari e che dovranno essere restituite al bilancio del Comune e ai cittadini di Messina, senza se e senza ma”.