Guarda in alto il video della 88ª puntata
A “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 8 dicembre 2019, per l’88ª puntata sono nostri ospiti la Soprintendente del Mare Valeria Patrizia Li Vigni e Maurizio Carta, professore ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo.
Una puntata dedicata al mare, in particolare al rapporto fra i Siciliani e il nostro mare, a partire dalle coste, ma anche i fondali. Dedicata anche alla terra, alle città siciliane, luoghi in cui progettare futuro: “La città è stata inventata come un grande dispositivo attivatore di futuro – sottolinea Maurizio Carta – Però non basta, perchè bisogna fare in modo di ricongiungere la città possibile con la città reale, con la quotidianità. Dobbiamo comprendere in che maniera questo può realizzarsi”.
“Sono convinto – prosegue – che le città abbiano anche una grande funzione pedagogica. Noi dobbiamo anche ripensare le città. Dobbiamo pensare che le città sono cambiate. Le città diventano più porose, fatte di commistioni, plurali, più condivise. E noi dobbiamo anche ripensare radicalmente il modo con cui facciamo urbanistica, riacquisendo quella dimensione politica che è propria dell’urbanistica: perchè la politica è quello spazio pubblico che produce l’incontro e talvolta lo scontro fra le idee”.
“La Sovrintendenza del Mare – spiega Valeria Livigni – nasce nel 2004 grazie a Sebastiano Tusa, ma quello con il mare è un rapporto che nasce da oltre vent’anni e che ha reso la Sicilia un modello internazionale: era stato proprio Sebastiano Tusa ad aver ratificato in sede Unesco le prime norme che regolavano la tutela del patrimonio culturale sommerso e provava a trasmettere questo know how al ministero. Sembra strano che il governo dica oggi che l’ìtalia si deve ispirare al modello francese: c’è una sovrintendenza a Marsiglia, ma niente a che vedere con la Sicilia, che è un valore aggiunto di tutela di questo patrimonio e di salvaguardia del mare”.
“Già siamo arrivati a 23 itinerari sommersi – aggiunge – e ho pensato di legarli anche ai parchi archeologici, perchè l’idea è di offrire un valore aggiunto ai visitatori che si recano in un parco archeologico, attraverso numerose iniziative che possano offrire un universo di attenzioni e di bellezza che normalmente non si trova nei paradisi subacquei. Terra e mare in Sicilia sono in continuo dialogo”.
Durante la puntata si parla anche di Villa Deliella, la dimora liberty distrutta nel cuore di Palermo e dei progetti in atto, ma anche dei traguardi raggiunti dal Museo Riso negli ultimi anni. Una puntata, dunque, interamente dedicata alla cultura, in particolare ai luoghi della cultura e alle idee su come questa possa contrassegnare l’identità di un popolo e di una terra come la Sicilia.
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