Tania Pontrelli e Luca Tantino, membri del Direttivo Regionale di Diventerà Bellissima, intervengono sulla polemica legata al rapporto fra il Cristianesimo e le festività natalizie.
“L’idea di Europa che ci è stata tramandata dai padri affonda i suoi addentellati nel Cristianesimo, che tutt’oggi è la più grande visione spirituale che integra popoli e persone“.
“Troviamo pertanto ridicolo che con argomentazioni para-sociologiche e para-antropologiche, con appelli all’Illuminismo e al laicismo (che hanno il retrogusto del piagnisteo ossessivo), si tenti di difendere di pizzo o di tacco quei dirigenti scolastici che proibiscono il presepe e i canti di Natale all’interno delle scuole“, sottolineano Pontrelli e Tantino.
“L’Europa non nasce cristiana, bensì greca (non la Grecia di Tsipras, ma quella di Platone e Aristotele, di Omero, Teognide, Eschilo, Sofocle ecc.), ciò non toglie, tuttavia, che si sia sviluppata come cristiana – chiariscono i due membri del direttivo -. Sì, è stata anche umanista, rinascimentale, illuminista, romantica, futurista, fascista, comunista, papalina, riformista, controriformista e via discorrendo“.
“Fatto sta che il cristianesimo ha piantato radici solidissime nel nostro Continente e lo rappresenta. Cominciare a mettere in discussione il Natale, foss’anche uno dei suoi aspetti più banali e non religiosi, sacri, epifanici, come le feste scolastiche, i canti, l’albero, il panettone e la tombolata in famiglia, sarebbe un grossolano errore, ma precipuamente un’offesa alla tradizione europea“.
“L’integrazione non potrà mai passare dalla costrizione di un laicismo esasperato e da un vittimismo legato a visioni soggettive per nulla rispondenti alla realtà delle cose. Sarebbe l’oblìo della nostra storia. La fine di una Civiltà degna e meritevole di vivere e sopravvivere alle follie dell’uomo ”, chiosano i rappresentanti di Diventerà Bellissima.