Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha impugnato alcune norme del collegato alla legge finanziaria della Regione siciliana. Lo rende noto Palazzo Chigi, sottolineando in una nota che è stata impugnata “la legge della Regione Sicilia, numero 17 del 16 ottobre 2019, recante ‘Collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019 in materia di attività produttive, lavoro, territorio e ambiente, istruzione e formazione professionale, attività culturali, sanità. Disposizioni varie, in quanto varie norme eccedono dalle competenze attribuite alla regione dallo statuto speciale e violano vari principi costituzionali“.
“In particolare – sottolinea la nota del Cdm – una norma riguardante la destinazione dei proventi delle alienazioni degli alloggi di edilizia popolare contrasta con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di ‘coordinamento della finanza pubblica’, di cui all’articolo 117, terzo comma, della Costituzione; altre norme in materia di personale regionale, anche sanitario, invadono la materia dell’ordinamento civile, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione; altre norme infine, che riportano clausole di invarianza finanziaria, violano il principio di copertura finanziaria di cui all’articolo 81, terzo comma, della Costituzione“.