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Angelillo ci ha lasciati. Allenò il Palermo

domenica 7 Gennaio 2018

E’ morto venerdì scorso in ospedale a Siena l’ex attaccante di 3 grandi squadre come Inter, Roma e Milan ma anche allenatore nel 1985-86 del Palermo, Antonio Valentin Angelillo.

L’ex “Angelo dalla faccia sporca” era arrivato al pronto soccorso del Policlinico “Le Scotte” il 3 gennaio. Il suo decesso è avvenuto venerdì  5 gennaio, ma la notizia è stata tenuta nascosta per volere della famiglia.

Nato in Argentina, dove giocò nel Racing Club e nel Boca Juniors, arrivò in Italia nel 1957 accasandosi all’Inter, dove nella stagione ’58-’59 segnò 33 reti, un record per il campionato a 18 squadre, che tuttavia non bastarono ai nerazzurri per vincere il campionato. Titolo che vinse, ma da comprimario, quasi dieci anni più tardi col Milan di Nereo Rocco e di Gianni Rivera, stagione nella quale però giocò solo tre gaare con un gol.

Se n’è andato così un altro del trio degli angeli dalla faccia sporca. Antonio Valentin Angelillo un campione del calcio che appena ventenne,  insieme ad Omar Sivori e Humberto Maschio aveva formato il trio delle meraviglie della nazionale argentina che nel 1957 in Perù aveva conquistato il Sudamericano incantando e vincendo tutte le partite.

Ci ha lasciati ad 80 anni.

 

 

La carriera da allenatore di Angelillo parte da una squadra dilettantistica, l’Angelana di Santa Maria degli Angeli, dove riveste anche il ruolo di giocatore. Allenerà poi Montevarchi, Chieti, Campobasso, Rimini, Brescia, Reggina e Pescara, prima di iniziare l’avventura con l’Arezzo in Serie C1.

È la stagione 1981-1982 quando Angelillo compie nella città toscana un autentico miracolo sportivo: vince la Coppa Italia di Serie C e soprattutto guida gli amaranto alla promozione in Serie B, riportando il club nel calcio di seconda serie dopo 7 anni. Nel 1983-1984 l’Arezzo sfiora il salto in Serie A, giungendo 5º a soli 5 punti dalla promozione dopo aver condotto in testa la prima metà del girone d’andata.

Avellino, Palermo, Mantova, ancora Arezzo, e i marocchini del FAR Rabat saranno le sue successive squadre, prima di chiudere in Serie C2 con la Sassari Torres, chiamato a metà del campionato di Serie C1 1990-1991, ed esonerato nel corso della stagione successiva.

 

 

Giunse a Palermo nel 1985 e quell’anno il campionato dei rosanero si concluse sul campo con una salvezza ma due mesi dopo il Palermo venne radiato e così per una congiura di Palazzo che vedeva a quei tempi al vertice della Figc , Matarrese. (la trasferta fino in Sicilia non era vista bene da nessuna società visto che il campionato avrebbero preferito si fermasse a Roma ed in B magari a Napoli)  il progetto della società di Via del Fante che contava su  Angelillo allenatore e Bulgarelli direttore sportivo come punto di partenza per costruire un Palermo che puntasse alla serie A  alla fine naufragò anche perchè Antonio Valentin Angelillo allenò quel Palermo solo dalla prima alla 13esima giornata fino alla , per lui,  fatale  sconfitta per 1 a 0 nel derby di Catania .

Il suo Palermo non giocava bene ed  Angelillo non sembrava riuscire a dare alla squadra la carica giusta cosa che invece avvenne quando al suo posto arrivò Nando Veneranda che salvò la squadra con molta fatica dopo un campionato di pochi successi.

In questa stagione in Serie B, il Palermo era arrivato 16º, salvandosi, ma non venne ammesso alla stagione successiva, in cui avrebbe dovuto scontare 5 punti di penalizzazione a causa del secondo scandalo del calcio-scommesse, per sopraggiunto fallimento. Una nuova società ne assumerà l’eredità nel 1987 ripartendo dalla Serie C2.

Cosa ne sanno quelli che contestano Zamparini che per anni ha tenuto il Palermo in A , portando campioni a ripetizione a giocare nelle fila della squadra rosanero e che anche quest’anno ci sta regalando un campionato in prima fila, non a caso è la squadra Campione d’Inverno ed il prossimo anno tornerà a giocare in serie A ?

In realtà Angelillo non ebbe una grande carriera come allenatore. La sua fama è comunque legata più alla sua vita sportiva invece da grandissimo calciatore quale era e che passò alla storia per avere segnato 33 gol in un solo campionato (1958-59) con la maglia dell’Inter con cui giocò per 4 stagioni segnando 68 reti complessive. Poi la sua  carriera proseguì nella Roma, nel Milan (vinse lo scudetto) e Lecco. Giocò anche due partite con la Nazionale italiano come oriundo.

 

 

Poi la carriera da allenatore e l’esperienza anche nel Palermo quel Palermo dove giocarono…. in porta Paleari,  Bigliardi e Claudio Ranieri in difesa, a centrocampo Gianni De Biasi  giocatore con più presenze in quel campionato, Valerio Majo ed Orazio Sorbello che segnò 9 gol nel ruolo di centravanti. Il 1986 per i tifosi rosanero un anno da dimenticare perchè fu il Palermo che si salvò all’ultima giornata, battendo in casa il Monza per 2 a 1 e mandando in serie C quel che Pescara che dopo 2 mesi  venne ripescato e guarda caso poi vinse il campionato e andò incredibilmente in A. Ma questa è un’altra storia e non riguardava più Angellilo .

Ciao caro amico una cosa comunque te la devo … eri avanti negli anni e con il tuo gioco con tagli, lanci lunghi verticali, palla che arrivava velocemente agli attaccanti  a cominciare dall’attuale Palermo ma anche Juventus, Napoli e Roma avrebbe avuto ben altri risultati.

Buona nuova vita !!!

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