L’ufficio della Regione che si occupa di controllare la regolarità della spesa dei fondi europei è in cerca di rinforzi. Entro il 2018 dovrà certificare il corretto utilizzo di 700 milioni per rispettare la prima scadenza imposta dall’Europa, che altrimenti ritirerebbe gli aiuti.
Così è scattata la caccia a quattro funzionari, due istruttori e due collaboratori che si aggiungerebbero ai circa trenta in servizio.
“Siamo fiduciosi sul rispetto della tempistica. – dice al Giornale di Sicilia la dirigente Maria Concetta Crivello – Per quanto riguarda il fondo sociale europeo la scadenza è stata già rispettata”.
Il reclutamento è ancora in corso, c’è tempo fino alla fine di questa settimana per aderire, ma si basa su un atto di interpello che quasi mai va a buon fine perché richiede l’adesione volontaria del dipendente e il nulla osta del dirigente del dipartimento di provenienza, che difficilmente però si priva di proprie risorse. Questo accade perché la mobilità d’ufficio dei dipendenti entro i 50 chilometri, in vigore a livello nazionale, in Sicilia è ancora bloccata.
Anche di questo si discuterà nell’incontro con i sindacati in programma martedì prossimo negli uffici della Funzione pubblica convocato dall’assessore regionale Bernadette Grasso per un “confronto propedeutico all’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto dei regionali”.
Nel frattempo, se non si troverà una soluzione e in fretta, i fondi europei rischiano di essere ritirati…