Novanta carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa stanno dando esecuzione ad una misura cautelare nei confronti di 18 indagati, ad emetterla il GIP del Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura, in corso anche decine di perquisizioni nei confronti di un gruppo di persone dedite al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’indagine condotta dai carabinieri che ha consentito di accertare come gli indagati (in prevalenza ragusani, albanesi e tunisini), organizzati in quattro distinti gruppi, rifornivano le piazze di spaccio nei comuni di Ragusa, Santa Croce Camerina e Comiso, smerciando marijuana, hashish e cocaina.
Le indagini sono scattate dopo le richieste di aiuto di genitori preoccupati dall’incremento dello smercio degli stupefacenti nelle villette e piazzette pubbliche della parte alta di Ragusa, hanno consentito di portare alla luce l’esistenza di varie cerchie di soggetti dedite all’attività di cessione di stupefacente: uno operante nella zona alta di Ragusa, uno operante nella zona del centro storico, uno sul versante comisano e quello operante a Santa Croce Camerina.
L’operazione, che nel tempo complessivamente ha portato all’arresto di 32 persone, è stata chiamata ‘Flipper’ perché i carabinieri sono dovuti ‘rimbalzare’ spasmodicamente da un capo all’altro di Ragusa e poi a Comiso e Santa Croce Camerina per accertare l’attività di spaccio.
Cinque le persone denunciate e 38 quelle segnalate alla Prefettura. Oltre 4 i chili di stupefacente sequestrati.
Gli arrestati sono Andrea Ferrera, di 31 anni, Mirko Ferrera, di 24, Alessandro Avola, di 38, Daniele Vasquez, di 41, Enrico Scenna, di 38, Mario Dinicola, di 44, Vito Lo Magno, di 49, Carmelo Leone, di 32, Alessio Garozzo, di 27, Vincenzo Scenna, di 19, Francesco Cilenti, di 21, Ayman Sokmani, di 22, Giovanni Zisa, di 50.
In manette anche due fratelli albanesi: Elvis e Alandro Maloku, rispettivamente di 20 e 22 anni. Sono stati anche arrestati Marian Lucian Codreanu, romeno, di 25 anni, e i tunisini Ouadah Hassen, di 30 anni, e Fathi Grami, di 32.