E’ andata deserta la gara indetta dalla Città Metropolitana per affidare il servizio di trasporto dei disabili: da ottobre gli studenti di Cinisi e Terrasini hanno difficoltà ad andare a scuola. Ora la decisione di risolvere il problema, e per farlo a Cinisi si ricorre all’auto blu del sindaco.
“La Città Metropolitana non ha garantito il servizio ai disabili per la provincia solitamente organizza una grossa gara che è andata deserta, quindi – racconta – Marina Maltese assessore alla pubblica istruzione, edilizia scolastica e servizi sociali del comune di Cinisi – si limita a rimborsare le famiglie e delega a loro l’organizzazione del trasporto. Sono famiglie però – spiega – che non solo vivono la tragedia di avere un ragazzo disabile ma hanno anche disagi economici fortissimi, per cui non hanno neanche il mezzo per portare i ragazzi nella scuola più vicina e quindi si è verificata la situazione incredibile dei ragazzi che rimangono a casa. E’ da ottobre che i ragazzi non vanno a scuola, pure essendo un diritto costituzionalmente garantito. Così, insieme all’assessore del comune di Terrasini Cinà, dopo una serie di incontri con la Città Metropolitana per cercare di spingere a sopperire a questa manchevolezza abbiamo risolto: per quanto riguarda i ragazzi che vanno a Palermo abbiamo fatto una sintesi fra i genitori che direttamente hanno affidato loro il servizio a un ente privato, il rimborso che ricevono dalla provincia viene devoluto a questo servizio. I ragazzi che vanno a Carini sono rimasti fuori da questa organizzazione, quindi abbiamo garantito il servizio mettendo a disposizione la macchina blu del sindaco con l’autista che tutte le mattine farà la spola tra Cinisi e Carini per cui tre ragazzi nostri che frequentano il Mustia di Carini torneranno a scuola. Questa – racconta – si pone sulla scia di un’altra iniziativa della scorsa estate quando la macchina era stata messa a disposizione dei disabili due volte alla settimana per accompagnare i ragazzi al mare, cosa che ripeteremo anche quest’estate. Certo l’impegno preso ora è più oneroso perché giornaliero in andata e al ritorno. I ragazzi è chiaro che saranno accompagnati dai genitori che si daranno il turno”.