“Se un viaggiatore tornasse in Sicilia, dopo oltre 35 anni di assenza, crederebbe di aver fatto un tuffo nel passato. Un salto indietro nel tempo. E anche se alla guida del governo non c’è più Bettino Craxi e alla presidenza della Regione non ci sono più Santi Nicita o Modesto Sardo, per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche, nulla è cambiato. Eppure la soluzione all’emergenza siccità non è così complicata: basterebbe innanzitutto costruire e fare entrare in funzione i dissalatori. Infatti, l’acqua del mare non è destinata a esaurirsi. Almeno per i prossimi millenni“.
Lo afferma il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, già coordinatore del comitato Enti locali della commissione parlamentare Antimafia nazionale.
“Quando sento parlare – aggiunge – inoltre, di turnazione dell’erogazione idrica nella abitazioni o di dichiarazione di stato di calamità che il governo nazionale dovrebbe dichiarare domani, rifletto sulla inefficienza della classe politica di questi ultimi anni. Non è, infatti, tollerabile che la programmazione per la gestione dell’acqua sia stata affidata alla speranza che arrivi la pioggia. Ci manca che venga evocata la danza dei pellerossa per fare scendere acqua dal cielo. E’ mancata in questi anni la manutenzione delle condotte che provoca grande perdite e la gestione delle dighe, che a volte sono solo cattedrali nel deserto“.